Un saluto per i quarant'anni di LEDHA
Ricordo con grande emozione le tante persone che hanno operato con entusiasmo e passione per realizzare ciò che LEDHA è oggi, in particolare gli amici che non sono più con noi
Non sono riuscito a partecipare personalmente a questa giornata, poiché eventi straordinari e incontrollabili mi hanno impedito di restare in Italia per un tempo sufficiente ad essere presente oggi. Ma anche se fisicamente molto lontano, il mio cuore e il mio pensiero oggi sono qui.
Ad una disamina retrospettiva è esaltante constatare quanta strada sia stata fatta da LEDHA in questi 40 anni e quali e tanto importanti risultati essa abbia ottenuto.
Ricordo con grande emozione le tante persone che hanno operato con entusiasmo e passione per realizzare ciò che LEDHA è oggi, in particolare gli amici che non sono più con noi: Edoardo, Franca, Adele, Fulvio, Franco… Mi tornano anche in mente, con una punta di orgoglio, gli anni in cui ho potuto dare anch’io il mio modesto contributo al raggiungimento di tanti traguardi.
Non si può però ignorare che quello della difesa dei diritti delle persone con disabilità è un terreno su cui non ci si può fermare ai ricordi ed alle celebrazioni del passato poiché, come giustamente ricorda il Presidente Manfredi, restano tante le sfide ancora aperte. Soprattutto perchè nel nostro Paese, al buon numero e qualità di leggi esistenti a tutela di quei diritti, si contrappone quasi sempre una perversa capacità di non rispettarle. Sono però convinto che LEDHA sia come sempre sulla strada giusta per affrontare e vincere tali sfide. Il programma di questa giornata ne è la conferma più valida.
Buon lavoro a tutti.
Con affetto e un grande abbraccio
Salvatore Giambruno