Continuare il radicamento sui territori
Tra i miei obiettivi come presidente LEDHA, il rafforzamento dell'attivitą del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi e un impegno per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilitą
Ho raccolto il testimone che Alberto Fontana mi ha passato alla guida di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, l’associazione regionale che da quasi quarant’anni tutela le persone con disabilità, con grande timore. Perché assumere il ruolo che hanno svolto in questi ultimi anni Fulvio Santagostini, Franco Bomprezzi e Alberto (cito solo questi perché sono coloro con cui ho collaborato all’interno del Consiglio Direttivo di LEDHA, ma non voglio dimenticare nessuno) è per me motivo di orgoglio, ma anche di apprensione.
Provengo, come ha ricordato Alberto, da una esperienza di carattere territoriale: mi sono occupato e mi occupo ormai da diversi anni delle problematiche delle persone fragili, non solo con disabilità, ma anche anziani e ho condiviso fino in fondo la scelta di LEDHA di rafforzare la propria rappresentanza territoriale. Sono convinto che in questa fase storica in cui le battaglie per i diritti civili hanno segnato molti passi in avanti, l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità, che non è mai un dato acquisito per sempre, passa certamente dal rafforzamento delle pratiche antidiscriminatorie di cui si occupa il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi.
Ma non solo. L’affermazione dei diritti delle persone con disabilità ma passa anche dalla necessità di continuare ad affermarli ai tavoli istituzionali in cui, attraverso leggi, regolamenti o quanto altro vengono assunte le decisioni che ci riguardano. Questo richiede il rafforzamento della nostra capacità, a tutti i livelli (non solo regionale, ma anche nazionale) di rappresentare i legittimi interessi delle persone con disabilità: nei confronti che andiamo a sviluppare, i nostri interlocutori devono sapere che abbiamo alle nostre spalle la forza di tutte le persone con disabilità.
Parlo anche di livello nazionale perché anche la FISH-Federazione Italiana per il superamento dell’handicap (di cui facciamo parte) deve potere contare sul nostro supporto nell’interlocuzione non solo con le istituzioni nazionali, ma anche con quelle europee perché è in quell’ambito che oggi vengono assunti molti orientamenti poi recepiti nella legislazione dei diversi Paesi.
Quali obiettivi mi propongo? Oltre alla necessità di dare continuità e rafforzare quanto LEDHA ha fatto in questi ultimi anni, anche attraverso i propri gruppi di lavoro, con l’azione antidiscriminatoria nel campo della scuola, per il diritto all’accesso a tutte le strutture con l’abbattimento delle barriere architettoniche, per l’affermazione del diritto alla vita indipendente vorrei intervenire su questi temi:
- rafforzare il rapporto di collaborazione con FISH, che gode già di un rapporto molto solido attraverso il direttore di LEDHA, Giovanni Merlo, perché la nostra associazione possa contare di più anche nelle scelte nazionali;
- sviluppare ulteriormente l’insediamento territoriale di LEDHA, conquistando a questo progetto anche le Province che non hanno ancora maturato questa scelta. Se ci sono coordinamenti territoriali o associazioni che temono possa essere messa in discussione, attraverso questo percorso la propria autonomia, voglio rassicurare che questo non è l’intendimento di LEDHA. Attraverso questo processo, possiamo aumentare la nostra capacità autonoma perché possiamo aumentare la nostra capacità di incidere sulle scelte che vengono fatte ai diversi livelli istituzionali;
- ultimo, ma non meno importante, occorre mettere al centro della nostra iniziativa il tema del lavoro: non è accettabile che l’80% delle persone con disabilità iscritte alle liste della legge 68 non trovino occupazione e che le risorse a disposizione per questo obiettivo del Fondo Regionale, non ci aiutino a ridurre in modo consistente questa percentuale.
Sono cosciente che la responsabilità che mi sono assunto è particolarmente impegnativa, ma sono altresì convinto di potere contare sul supporto di un Consiglio Direttivo fortemente motivato e di una struttura operativa, i collaboratori ed i dipendenti di LEDHA, qualificata e che ci ha sempre sostenuto nello svolgimento delle nostre funzioni.
Alessandro Manfredi
presidente LEDHA