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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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30 Ottobre 2014

Barriere architettoniche, una proposta per abbatterle (per tutti)

di Vanni Seletti

Una nuova delibera ha sanato la situazione di disparità che si era creata nei mesi scorsi con il precedente bando sperimentale. Ma restano alcuni nodi critici.

La delibera V/2526 avente come oggetto: "Attuazione delle iniziative per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati ai sensi della legge 9 gennaio 1989 n. 13 e dell'art. 34 ter della Legge regionale 6/1989" conferma quanto puntualmente sollevato dalle associazioni e da Ledha nel merito della delibera 1506 del bando sperimentale regionale sul contributo per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Vari erano gli aspetti di quest'ultimo bando che furono oggetto della nostra critica: da un uso improprio del livello di gravità definito in maniera che oseremmo dire discriminante, a un uso dell'ISEE certamente non pertinente nelle forme presentate.
Oltre a questo il tempo che era stato indicato per la presentazione delle domanda (5 giugno - 10 settembre) poneva seri problemi nell'utilizzo del bando. Inoltre permaneva nel bando una chiara forma discriminante per chi aveva presentato la domanda con la passata normativa (legge 13/89) e non vedeva dopo anni riconosciuto quanto dovuto. Anzi, il bando sperimentale li escludeva in maniera esplicita. Unico fatto positivo era lo stanziamento di ulteriori risorse, pari a 4.150.000 euro.

Ora la nuova delibera prende atto di tutto questo e sana in parte la situazione che aveva creato. Ma rimangono gli aspetti che avevamo denunciato, uno in modo particolare: una barriera architettonica è e rimane tale indipendentemente dal livello di gravità della persona con disabilità. E per questo il contributo per il suo superamento deve avere una condizione essenziale: deve essere certo nei modi e nei tempi di erogazione.
Per questa ragione credo sia importante, partendo dal bando sperimentale, aprire un confronto con Regione Lombardia per giungere ad una nuova modalità di erogazione del contributo avente come principi quelli che abbiamo indicato. È ovvio che prima si deve assolutamente sanare la situazione di arretrato che si è creata.
Proprio in questo spirito avanziamo nel merito una possibile soluzione tenendo presenti alcuni aspetti fondamentali. Premesso che:

Si potrebbe utilizzare lo stesso meccanismo delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie ovvero:

Con un ISEE sino a 20.000 euro il contributo determinato si liquida tutto subito
Con ISEE da 20.000 a 30.000
il 50% subito e il rimanente con detrazione ogni anno dell'addizionale regionale
Da 30.000
in avanti tutto attraverso la detrazione ogni anno dall'addizionale regionale

Quale vantaggio avrebbe una simile modalità:

Ovviamente le cifre scritte sull'ISEE sono ipotetiche e andrebbero meglio valutate, anche alcune parti della delibera 1506 dovrebbero essere oggetto di ulteriori valutazioni e queste si potrebbero approfondire meglio se da parte della Regione Lombardia ci fosse la volontà ad affrontare definitivamente questo problema. Come si dice "battiamo il ferro finchè è caldo" e magari riusciamo assieme a risolvere questo problema.

 

Vanni Seletti FAD Provincia di Sondrio

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