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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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3 Settembre 2014

Abbonamento allo stadio, vogliamo pagare!

di Francesco Bonifacio

Un gruppo di tifosi del Milan chiede alla società: fateci pagare, non vogliamo perderci nemmeno una partita.

Siamo un gruppo di disabili che frequenta lo stadio "Giuseppe Meazza" da 30 anni. Tifosissimi del Milan. Perché ci fate questo? Perché avete reso l'accesso a noi disabili un vero incubo?

Un po' di cronistoria. Metà anni Ottanta: il delirio per entrare. Nelle partite di cartello serali bisognava piantonare il cancello numero uno già dalle 13. Orario inizio partita: 20.30. Sette ore e mezza di attesa. Anni Novanta: finalmente la possibilità di accreditarsi via fax. Finiti i piantonamenti al cancello uno. Potevi andare allo stadio senza attendere ore. Anni 2000: accredito via mail. Internet non era un mezzo accessibile a tutti, ma nonostante tutto il sistema era buono.
Ultimi anni: sistema di accredito on-line all'insegna dello slogan "Chi arriva prima, meglio si accomoda". Con questo sistema di accredito per le partite di cartello dovevi essere connesso alle nove del mattino (non un minuto prima, né un secondo dopo) di una data stabilita. La freccetta del mouse già posizionata sul tasto d'invio. E non appena scattavano le lancette far partire la richiesta, con la speranza che l'orologio del mio pc fosse sincronizzato con quello del sistema di accreditamento. Altrimenti........ nisba. Tempo dieci secondi (non sto scherzando!) i 250 posti disponibili erano già esauriti.

Da quest'anno, inoltre, si è aggiunto il meccanismo della turnazione. Per consentire al maggior numero possibile di persone la possibilità di ottenere l'accredito per assistere a un "big match", è stato stabilito il seguente criterio: chi ottiene l'accredito per una gara di "Fascia A" (il derby, Milan-Juventus, ...) non è abilitato alla richiesta di accredito per la successiva gara di "fascia A". Una follia!

In questi 30 anni la società Milan ha sempre cercato di trovare una soluzione "democristiana", che accontentasse tutti, non accontentando nessuno. Sono anni che proponiamo una tessera a pagamento per chi non vuole perdere nemmeno una partita, per chi vuole essere presente a ogni match: dal trofeo Berlusconi alla fine del campionato. Per chi va allo stadio anche quando la temperatura scende sotto lo zero. Sempre e comunque presenti !!!
Saremo una cinquantina di persone disposte a questo sacrificio, tutti gli altri 200 posti possono rimanere a disposizione gratuitamente, con le modalità di accredito attuali, per tutti coloro che vanno allo stadio una volta ogni tanto, soprattutto se non fa freddo. Invece ogni volta che c'è una partita importante molti di noi rimangono fuori.

La Juventus lo ha fatto: con 220 euro a stagione è possibile acquistare l'ingresso per disabile con accompagnatore. Più prelazione per le partite di coppa. Con accesso allo stadio anche all'ultimo minuto perché hai il tuo posto numerato, evitando così di congelarti nei mesi invernali. Anche "Basket Olimpia Milano - Armani Jeans", su nostra proposta, ha fatto la stessa cosa stessa cosa. E anche loro erano inizialmente contrari.
Entrambe le società hanno messo ad abbonamento un certo numero dei posti disponibili, lasciando comunque alle altre persone la possibilità di entrare gratuitamente. Il Milan ha sempre detto finora che fare un abbonamento a pagamento per i disabili sarebbe discriminatorio. Ma non capisco per quale motivo lo ritengano tale.

Perché dovremmo pagare e pagare vuol dire non dare la possibilità a tutti di poter entrare? Col sistema attuale sì che mi sento discriminato. Perché nonostante tutte le campagne contro la discriminazione, non sono padrone di comprarmi un biglietto per vedere uno spettacolo. Come disabile posso farmi l'abbonamento a prezzi ridotti per il teatro, per il cinema, per i musei, per i concerti. Persino per i mezzi pubblici. E nessuno si scandalizza.
In fin dei conti pago per un servizio, come fanno le persone "normali"..... porca miseria, allora noi non siamo normali!

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