Controlli Inps, i problemi della gestione "ordinaria"

La sentenza del Tar del Lazio, con cui il tribunale amministrativo ha riconosciuto che le modalità adottate dall'Inps per le verifiche straordinarie sono state illegittime e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità, rappresenta sicuramente un fatto importantissimo.
Tuttavia, non mancano problemi e criticità anche nella gestione ordinaria delle visite e dei controlli. Nei giorni scorsi sono stata all'Inps di via Pola 9 per accompagnare un nostro socio di 28 anni, convocato a visita per telefono pochi giorni prima in quanto la Commissione voleva verificare la documentazione presentata nel 2010. La pratica era rimasta ferma da allora, pur continuando l'Inps a erogare l'indennità.

Sono stati gentilissimi e molto professionali, ma resta il fatto che l'Inps non può tenere ferme le pratiche per quattro anni. Inoltre abbiamo avuto un caso di richiesta di rimborso di 40mila euro per indennità di accompagnamento percepita dal 2007 senza che ci fossero i requisiti.
Se le indennità sono percepite senza averne i requisiti non può essere colpevole solo il cittadino. Ci sono certamente casi palesi di frode da parte di consapevoli falsi invalidi, ma non tutti sono in grado di sapere se il riconoscimento, e la conseguente indennità, sono realmente dovute. Ci sono anche grosse responsabilità delle Commissioni, sia quando non concedono riconoscimenti dovuti per ignoranza della legge, sia quando li concedono ancora una volta per ignoranza o peggio perchè corrotti o, semplicemente, per fare un piacere.

È possibile che le Commissioni non possano essere ritenute responsabili delle loro decisioni e pagare di conseguenza? E ancora se i controlli non vengono fatti entro un certo numero di anni e l'Inps non può dimostrare una frode da parte del cittadino, non sarebbe più corretto annullare il riconoscimento, ma non chiedere il rimborso per un numero esagerato di anni? Anche i medici che fanno diagnosi "gonfiate" non sono responsabili? Inps potrebbe fare verifiche sui medici prima di convocare i cittadini disabili. Sogno?

Emi Bonadonna - A.l.f.a. Associazione lombarda famiglie audiolesi ONLUS