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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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6 Settembre 2012

"Quasi amici"

di Franco Bomprezzi

Il titolo del film del regista francese Olivier Nakache è lo spunto di partenza per il dibattito tra Franco Bomprezzi e il giornalista Alessandro Banfi alla Festa Democratica di Reggio Emilia.

"Quasi amici" è un film che racconta, in maniera ironica, il rapporto tra un giovane badante senegalese e Philippe, milionario tetraplegico. "Un rapporto in cui non c'è traccia di pietà, dove si mette al centro la relazione tra due persone. E questo incontro cambia la vita di entrambi".
La pellicola è il punto di partenza dell'incontro "Quasi amici" che si è svolto domenica 2 settembre alla "Festa democratica" di Reggio Emilia con la partecipazione di Franco Bomprezzi e del condirettore di "Videonews", Alessandro Banfi". "Quella raccontata nel film è una storia ironica allegra e politicamente scorretta. Ma che ti costringe a metterti in discussione ridendo ridendo anche dei luoghi comuni. E questo mi ha molto colpito", commenta Franco Bomprezzi.

Il cinema, così come la tv, i giornali e internet hanno "una funziona strepitosa di cambiamento sociale rispetto all'immagine della disabilità - commenta Bomprezzi -. Basta vedere quello che sta avvenendo in questi giorni con le Paralimpiadi".
Inevitabile una battuta sulla polemica che pochi giorni fa ha coinvolto l'attore Paolo Villaggio che, in una trasmissione radiofonica, ha definito "tristi" le Paralimpiadi. Arrivando a proporne l'abolizione. "Credo che nella sua incapacità di dire almeno una cosa giusta, Villaggio abbia toccato un nervo scoperto. Che abbia detto qualcosa che molti non hanno il coraggio di dire. E cioè che lo sport paralimpico sia una cosa triste, non bella da vedere - replica Bomprezzi -. Ma questa è ignoranza nel vero senso del termine. Nello sport paralimpico c'è la dignità di un mondo che esiste".

Tanti i temi affrontati nel corso della serata. Dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabiltà all'uso delle parole. Dall'accessibilità al diritto a vivere una vita indipendente: "Spesso si decide per lui, per il suo bene - commenta Bomprezzi -. La persona con disabilità il diritto a scegliere come e con chi costruire la propria vita: da solo, in famiglia, in una comunità o con il proprio compagno".

Persone, innanzitutto. Con i propri sogni, i propri progetti e i propri desideri. Che invece, troppo spesso, vengono compressi. "Le persone con disabilità vengono protette, forse anche troppo - riflette Bomprezzi -. Bisogna dirlo alle famiglie, ai genitori: buttatevi, rischiate qualche cosa. Forse vostro figlio prenderà qualche botta in testa, o qualche schiaffo morale. Ma questo è un percorso di crescita che si concretizza in un progetto di vita autonoma e indipendente".

Si è poi parlato della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, dell'uso delle parole, del ruolo dei media nei fare informazione, dall'accessibilità. Gli interventi di Franco Bomprezzi e Alessandro Banfi sono disponibili su Youtube, a questo link.

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