La LEDHA dei diritti, la LEDHA dei coordinamenti territoriali
Il giorno 15 dicembre 2009 si è svolta, presso la sede LEDHA di via Livigno, 2 l’Assemblea Straordinaria LEDHA per la proposta del cambio di statuto, approvato a fine assemblea all’unanimità.
Nella celebrazione del trentennale di LEDHA, abbiamo più volte sottolineato come fu lungimirante l'idea della necessità di costituire una Federazione di Associazioni che unisse le stesse su una visione condivisa riguardante i diritti delle persone con disabilità. Una unione che potesse rafforzare la rappresentanza nei confronti del rapporto con le Istituzioni e potesse parlare con una "voce" unica nei confronti dei mezzi di comunicazione.
Nel corso degli anni LEDHA ha poi saputo adeguare la propria organizzazione in funzione dei cambiamenti della società e del complesso mondo del welfare regionale per cercare di dare sempre una risposta puntuale alla rappresentanza dei diritti e dei bisogni dei cittadini con disabilità ed alle loro famiglie.
Con la riforma del Titolo V della Costituzione Italiana, con la legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, in cui gran parte delle funzioni in materia di salute e di politiche sociali vengonotrasferite dallo Stato alle Regioni, sempre più è necessario per le Associazioniriuscire a confrontarsi con un sistema, come quello Lombardo, sempre più frammentato ed in cui è difficile definire un approccio comune nei confronti di territori in cui sembra prevalere il concetto istituzionale del "ognuno fa da se".
Ricordiamoci che in Lombardia esistono: 12 Province, 1.546 Comuni, 15 ASL e 98 piani di zona, ed in cui molto spesso troviamo interpretazioni legislative in ambito dei servizi socio assistenziali assai diverse.
Per questo da alcuni anni LEDHA sta lavorando per cercare di favorire la nascita sui singoli territori di appartenenza di Coordinamenti di Associazioni che abbiano la forza di proporre e gestire proposte di "sistema" per garantire il rispetto dei diritti e la risposta ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
E' Per adeguarci a questa nuova sfida che abbiamo definito un nuovo statuto, e conl'approvazione avvenuta nel corso dell'Assemblea straordinaria svoltasi martedì 15 icembre la nuova avventura è cominciata.
In primo luogo con questo nuovo statuto viene ufficializzato il passaggio di LEDHA daAssociazione di volontariato ad Associazione di promozione sociale, questo si è reso necessario sia per adeguarci al nuovo assetto sociale (associazione di III° livello) si per rispettare l'evoluzione che negli anni LEDHA ha dato alla sua struttura operativa, infattioggi il lavoro della federazione viene svolto quasi totalmente da persone che lavorano per LEDHA e non da funzioni di volontariato.Il nuovo statuto prevede che a LEDHA si possano associare: "...le associazioni operanti in più province lombarde o a livello regionale in Lombardia, e federazioni territoriali, di associazioni di persone con disabilità e loro familiari che, nella loro più completaautonomia, ne facciano richiesta e la cui domanda sia accolta e che non facciano già parte di coordinamenti aderenti alla LEDHA.
Ciascuna associazione aderente non è sottoposta a vincoli di disciplina o gestione. Le federazioni territoriali che vogliano divenire referenti territoriali della LEDHA potranno fare richiesta all'Assemblea di utilizzare la denominazione e il logo della LEDHA, assumendosil'impegno di rispettare i principi espressi nello statuto e le deliberazioni assunte dagli Organi della LEDHA...".
Questo passaggio prospetta una organizzazione piramidale, ma non verticistica,anzibidirezionale dove la rete Regionale (LEDHA) favorisce la nascita di reti territoriali garantendone il coordinamento e la condivisione dei valori e degli obiettivi e nel contempo valorizzandone l'autonomia organizzativa e gestionale.
Questo permetterà una più trasparente divisione dei compiti e permetterà un migliorinterscambio delle rispettive competenze e attività.
Naturalmente questo potrebbe per alcune Associazioni territoriali ora iscritte direttamente LEDHA venir vissuto come un specie di "declassamento" ma la realtà non è così. Essere parte di LEDHA attraverso la partecipazione al proprio coordinamento territoriale significapotenziare la loro capacità di incidere sul sistema dei servizi di loro competenza e rafforzare le loro competenze specifiche mettendole a disposizione di un sistema più ampio. E' anche per questo che LEDHA ha avviato un importante progetto che prevede la
completa rivisitazione degli strumenti di comunicazione/informazione, a partire dalla messa in rete di un network di siti collegati tra loro che possano rappresentare il nucleo vitale attraverso cui rappresentare la nuova realtà organizzativa di LEDHA e dei coordinamenti territoriali ad essa affiliati.
I siti: www.ledha.it che rappresenta il sito istituzionale si potrà avere notizie delleiniziative, dei servizi, e dei progetti di LEDHA;
www.personecondisabilita.it che sostituisce informahandicap e che si propone di diventare il punto di riferimento regionale per quanto riguarda le notizie e gliapprofondimenti del mondo della disabilità e delle esperienze di vita dei cittadini con disabilità e le loro famiglie, analizzando le notizie con la lente di ingrandimento della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Prossimamente altri siti verranno messi in rete entro il primo semestre del nuovo anno: uno riguarderà il servizio "spazio residenzialità" e tratterà l'argomento dell'abitareanalizzando le varie tipologie di servizi e opportunità esistenti sul territorio e che sicollegherà ad un altro sito sulla "vita indipendente" che tratterà del diritto universale all'autodeterminazione, del diritto al riconoscimento della propria "adultità" e a come riuscire a tradurre questi principi in azioni concrete e progetti di vita che diano appunto un senso alla vita di ogni persona con disabilità. E per finire la messa in rete del sito handylex lombardia" in stretta sinergia con il sito nazionale e con la FISH (FederazioneItaliana superamento dell'Handicap), che cercherà di tradurre l'importante esperienza acquisita a livello nazionale in ambito regionale in modo da riuscire ad avere un luogounico i cui raccogliere le diverse normative regionali, la loro interazione con quelle azionali, e poter avere una analisi puntuale ed attenta sulle ripercussioni che potranno avere sulla qualità della vita di tutti noi, cittadini con disabilità e le nostre famiglie.
Tutto questo si affiancherà alla normale attività di LEDHA: il servizio di consulenza legale, l'attività di formazione, la mediateca, il progetto per la diffusione della figura dell'Amministratore di Sostegno, la gestione dello Sportello Disabili della Regione Lombardia, il Centro Progetto di Vita, il servizio Spazio Residenzialità e quella che era e resterà il nostro principale compito: la difesa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità.
Come si potrà capire da tutto quanto sopra scritto, con il cambio di statuto LEDHA accetta la sfida di una trasformazione o meglio di una evoluzione radicale che la pone come modello rispetto al mondo dell'associazionismo nazionale sulla disabilità.
Questi radicali cambiamenti porranno anche alle associazioni che vorranno aderire a LEDHA o ai Coordinamenti territoriali la necessità di cambiare approccio rispetto al significato di appartenenza che sinora si è avuto nei confronti della Federazione.
Il rinnovo del 2010 avrà di fatto il significato di un nuovo atto di adesione al nuovoprogetto, sperando che la partecipazione delle Associazioni e dei Coordinamenti diventisempre più attiva. Appartenere ad una federazione significa rinunciare ad un piccolo pezzodella propria identità per acquisire una identità comune e condivisa molto più grande.
Molto spesso mi sono sentito dire legittimamente: "ma che cosa fa LEDHA per la miaassociazione", parafrasando J.F. Kennedy è giunto il momento di chiedersi anche "Ma cosa fa la mia Associazione per LEDHA", ricordandoci tutti che: "LA LEDHA SIAMO NOI"
Fulvio Santagostini - Presidente LEDHA