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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio appuntamenti

Milano - 29/06/2015

Università Bicocca - Aula Magna Edificio U6 - Piazza dell’Ateneo nuovo 1

Un simposio dedicato alla professione degli assistenti sociali

Appuntamento il 29 giugno 2015 presso l'università Bicocca nell’ambito della Conferenza “Social Work Education in Europe: towards 2015 – Milano".

“Una rete per generare appartenenza alla comunità professionale e promuovere partecipazione politica: un manifesto di idee e azioni positive per la professione degli Assistenti Sociali” è il titolo del simposio che si terrà il 29 giugno 2015, organizzato nell’ambito della Conferenza “Social Work Education in Europe: towards 2015 – Milano, Italy EASSW-AIDOSS 29th June - 2nd July 2015 Milan, Italy - Bicocca University”.

In Italia la professione è regolata dalla L. 84/1993 che istituisce l’Ordine degli assistenti sociali. La funzione ordinistica, riconosciuta dalla Costituzione Italiana, si pone contemporaneamente due livelli di azione: una per garantire l'esercizio competente della professione, l'altra di impulso a livello politico per stimolare capacità di innovazione dei sistemi di protezione sociale, fortemente messi in discussione dalla crisi economica e sociale a livello internazionale. Come ciò si può in concreto realizzare? Come è possibile che un’istituzione sappia mantenere la capacità di rappresentanza in una società caratterizzata dalla frammentazione degli interessi?

Con la Formazione Continua, diritto/dovere del professionista, si è creata un’opportunità strategica per rigenerare professionalità e appartenenza nel servizio sociale professionale, attraverso la disseminazione delle responsabilità contenute nel Codice Deontologico della professione. La Formazione Continua è un dovere già previsto nel Codice (2009) per “garantire prestazioni qualificate, adeguate al progresso scientifico e culturale, metodologico e tecnologico, tenendo conto delle indicazioni dell’ordine professionale” (art. 54). Nella fase di sperimentazione (2010-2013), che ha creato i presupposti per la costruzione dell’attuale sistema obbligatorio posto dal DPR 137/2012, il Consiglio dell'Ordine, nelle sue articolazioni nazionale e regionali, ciascuno per il proprio ruolo, hanno favorito la partecipazione degli iscritti nei diversi territori locali e nelle aree di intervento professionale. In particolare, in Lombardia si è proceduto proponendo la costituzione di gruppi di lavoro che potessero affrontare le tematiche poste dai cambiamenti sociali in atto e dalle criticità espresse dalla società civile e le ripercussioni sul ruolo professionale.

Nella sperimentazione del sistema della Formazione Continua i gruppi di lavoro consiliari caratterizzati territorialmente (gruppi territoriali) e per aree tematiche di intervento professionale (gruppi tematici come la rete negli ospedali, nelle cure palliative, nei consultori, nella protezione dei bambini, coordinamento dei supervisori) hanno avuto luoghi e tempi per interrogarsi, confrontarsi, manifestare criticità, dubbi, dilemmi ed anche pensare a percorsi di contrasto alla marginalizzazione del settore dei servizi sociali. Quale processo collettivo e partecipato abbiamo generato per essere protagonisti negli attuali sistemi di welfare, che si stanno allontanando dai principi di giustizia sociale ed eguaglianza per i quali sono nati?
Il circuito virtuoso - dal centro alla periferia – dalla pratica alla teoria – è in atto: le risposte non sono facili, ed è necessario trovare nelle singole esperienze il “filo rosso” che renda riconoscibile localmente quell’impegno globale che gli assistenti sociali hanno scritto nella “Global Definition of the Social Work Profession”.

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