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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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Crema - 29/01/2010

Convegno: Amministratore di sostegno e il dopo di noi... per una nuova cultura dei diritti

Convegno promosso dall'associazione Tartavela di Crema, in collaborazione con il Cisvol e con il patrocinio del Comune di Crema e dell'Azienda Ospedaliera Ospedale Maggiore di Crema

L'incontro pubblico si terrà venerdì 29 gennaio alle 21 presso la sala S. Maria di Ripalta in via Matteotti a Crema.

 

 

Interverranno: dott. Francesca Franzini "Il sostegno familiare"; Laura Sforza, assistente sociale, "Il percorso delle pratiche per diventare Amministratore di Sostegno"; avv. Luca Maresi "La tutela legale". Introduce e conduce: Maria Stefania Piloni Silva, presidente associazione La Tartavela (associazione onlus familiari e utenti salute mentale).

L'istituto dell'Amministrazione di Sostegno è nato per rappresentare e sostituire la persona che non raggiunge o perde nel tempo la capacità di intendere, volere, valutare, decidere, e tutelare i propri interessi. Può beneficiare di questa misura di sostegno non solo la persona con disabilità ma chiunque si trovi in condizioni di particolare fragilità come anziani, tossicodipendenti, malati terminali.

Il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato della Lombardia, il Comitato di Gestione del Fondo Speciale, la Fondazione Cariplo, con la partecipazione della Regione Lombardia e la collaborazione di diverse associazioni del territorio, lanciano il "Progetto Amministratore di Sostegno", un intervento coordinato sul territorio lombardo per sostenere e consolidare la diffusione di questa figura di protezione giuridica introdotta dalla legge di riforma del Codice Civile n.6 del gennaio 2004.

Lo strumento dell'Amministrazione di Sostegno pone al centro dell'attenzione la persona con la sua storia, le sue difficoltà, le esigenze e le aspirazioni ed è radicalmente diverso dal provvedimento di interdizione - che priva totalmente la persona della capacità di agire. L'Amministratore di Sostegno viene infatti nominato dal giudice tutelare che stabilisce di volta in volta i poteri di rappresentanza, di sostituzione e/o di assistenza, rispetto alle esigenze di ogni singola persona.

A fronte di questa importante intuizione e innovazione della legge c'è però una difficoltà complessiva del welfare su questo tema e, allo stesso tempo, una potenzialità del volontariato di occuparsi in modo stabile e organizzato di protezione giuridica dei più fragili.
Si tratta di stimolare un volontariato nuovo, gestore di forme di protezione giuridica personalizzate: volontari capaci di assumere un ruolo, quello dell'amministratore di sostegno, che protegge la persona nel rispetto non solo delle sue capacità residue, ma anche e soprattutto delle sue aspirazioni.

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