"Che cinema alla UILDM"
Il laboratorio è in mostra al BOPO di Ponteranica, via Concordia 6/a - Ponteranica. Evento organizzato da UILDM
Ne abbiamo fatte e viste di tutti i colori alla Uildm fra giugno e settembre 2009. Attori improvvisati, appassionati di fotografia, esperti di cinema, amanti del rischio: tutti impegnati per realizzare l'idea di Rudi Messi, socio della Uildm e curatore del nostro sito, che ha pensato di realizzare un laboratorio in cui si potessero reinterpretare alcune locandine famose della storia del cinema internazionale. Noi ci siamo prestati al gioco, peraltro con molta serietà ed immenso impegno.
Il laboratorio "Che cinema alla Uildm" è ora in mostra, per farsi ammirare e per raccogliere i voti che decreteranno l'aggiudicazione dell'Oscar per la migliore locandina nella serata di premiazione "La notte degli Oscar" che si terrà presso la Uildm il 2 Marzo 2010.
La mostra sarà in esposizione dal 18 al 25 Gennaio presso IL BOPO (via Concordia 6/a - Ponteranica - www.ilbopo.it)
BERGAMO. Metti un'idea stravagante, un ragazzo con competenze informatiche e un gruppo di volontari che prestano il loro volto: ne nasce un laboratorio della Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) sezione di Bergamo. Gli ingredienti sono tutti indispensabili e, come nelle migliori ricette, se si legano fortemente insieme il risultato è assicurato.
L'idea stravagante è venuta a Rudi Messi, ragazzo di 33 anni di Almenno San Bartolomeo, che partecipa alle attività proposte dalla Uildm da 20 anni in quanto affetto da distrofia muscolare. Rudi sceglie di mettere in gioco le sue energie e le sue competenze informatiche, aggiornando il sito internet e collaborando alla redazione del trimestrale «Il Jolly», ma non solo. Un giorno desidera anche trasformare alcuni volontari e simpatizzanti in attori di film famosi, creando una divertente parodia. La voce comincia a diffondersi all'interno della Uildm e sono in molti coloro che accorrono per dare il proprio contributo, prestando il proprio viso alla locandina del film preferito o all'attore con cui si ha una «vaga» somiglianza, così da mantenersi il più possibile simile alla forma originale. «La mia più grande e inaspettata soddisfazione è stata che tutti hanno partecipato con tanto entusiasmo; consigliavamo alle persone la posa da mantenere, l'espressione da imitare o il vestito da indossare e poi via agli scatti fotografici. Da giugno a settembre dello scorso anno ho elaborato le immagini al computer con l'aiuto di Nicoletta Turbiglio ed ecco le nuove locandine made in Uildm» racconta Rudi Messi, orgoglioso del suo lavoro.
È stato un gioco di squadra che ha coinvolto 58 interpreti, tra volontari, tirocinanti, dipendenti, persone con distrofia muscolare, dipendenti dell'impresa che pulisce la sede della Uildm e amministratori pubblici della nostra città. Vengono così prodotte 37 locandine (di dimensione 45x32 centrimetri) a colori come parodie di film famosi del panorama internazionale, con i visi dei volontari e simpatizzanti della Uildm, parole dei titoli leggermente modificate e un tono di allegria che crea una mostra denominata «Che cinema alla Uildm». La mostra è stata già stata allestita alla festa nel parco di Pedrengo e all'oratorio di Monterosso. Interessante il gioco che si propone ogni volta che la mostra viene allestita: chiunque può votare la locandina preferita. Tutte le locandine sono state pubblicate sul sito www.distrofia.net, per poter permettere anche una votazione on-line entro il 14 febbraio. Il 22 febbraio, nella sede della Uildm, le locandine più votate verranno premiate in una serata dal titolo ironico «La notte degli Oscar». Non è la prima volta che la Uildm sperimenta laboratori fotografici: nel 2005 alcune volontarie si erano travestite da fate, creando la mostra «Fate colorate», diventato poi il tema di una mostra fotografica e del calendario Uildm 2007 con il coinvolgimento complessivo di 150 persone, la metà delle quali disabili. La Uildm riunisce i suoi volti e li immortala attraverso un laboratorio che diventa un gioco, per stare allegramente insieme mettendosi in gioco, e un sorriso assicurato, per chi vorrà ammirare la mostra «Che cinema alla Uildm».
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