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A cura di Ledha

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Milano - 25/11/2009

Il volontariato a Milano e provincia

Incontro organizzato da Ciessevi per la presentazione della ricerca annuale sul volontariato

Modera l'incontro Rita Querzè, giornalista del Corriere della Sera.
Seguirà un aperitivo di saluto.

A tutti i partecipanti sarà distribuita una copia della Ricerca.

La rilevazione scatta una fotografia, aggiornata al 31 dicembre 2007, sulle organizzazioni di volontariato iscritte alla sezione della Provincia di Milano del Registro generale regionale del volontariato e a un campione di organizzazioni non iscritte al registro. L'obiettivo è descrivere il mondo del volontariato di Milano e provincia tanto nella sua dimensione, nelle risorse economiche che dispone, nei rapporti che intrattiene con le istituzioni pubbliche e private, quanto nelle principali problematiche che il settore affronta.
L'analisi è divisa in tre parti: la prima riguarda il volontariato nel suo complesso iscritto e non iscritto al Registro; la seconda approfondisce le realtà iscritte al Registro del volontariato; l'ultima parte mette in luce dati più puntuali nei diversi distretti socio - sanitari.

Le organizzazioni di volontariato: una realtà ricca e in evoluzione. Nella provincia di Milano si contano 1790 organizzazioni di volontariato, il 23,5% della Lombardia [il volontariato lombardo iscritto al Registro è il 16,7% di quello iscritto in tutta Italia (dati ISTAT 2003). La loro densità in rapporto al numero degli abitanti conferma una maggiore presenza di organizzazioni a Milano città e nei seguenti comuni del territorio: Legnano, Abbiategrasso, Rozzano, Magenta e Cesano Boscone. Emerge il ruolo importante del capoluogo lombardo che conta 872 organizzazioni, pari al 48,7% delle realtà di tutto il territorio provinciale. Continua il trend di crescita delle OdV (+9,5%): sei realtà su dieci si sono costituite dopo il 1991 e due su dieci negli ultimi sei anni (dopo il 2003 si osserva la nascita di 65 nuove organizzazioni l'anno). La conseguenza di un grande proliferare di formazioni volontarie &egra! ve; sicuramente da attribuirsi a molteplici fattori. Dalla propensione alla solidarietà che si sviluppa in momenti di crisi economica, all'opportunità di stare assieme per condividere uno scopo, alle possibilità che l'organizzazione di volontariato offre di coltivare relazioni sociali.
Il dato sulla dimensione conferma un volontariato di medie e piccole dimensioni: il 26% ha meno di dieci volontari e complessivamente il 50% ha meno di venti volontari.
Piccole organizzazioni, una microsocietà in movimento. A Milano e provincia operano 75.083 volontari, esclusi i donatori di sangue, di tessuti e i potenziali donatori di organi. Circa due persone ogni cento svolgono un'attività di volontariato all'interno di organizzazioni strutturate. A Milano, in particolare, sono attivi circa 42mila volontari che rappresentano il 56% dei volontari dell'intera provincia.
Vocazione nell'assistenza sociale. Complessivamente le organizzazioni mostrano una vocazione prevalente ad intervenire nel campo dell'assistenza socio-sanitaria: sono impegnate in queste due attività il 58% delle organizzazioni. Mentre gli utenti che hanno usufruito dell'aiuto dei volontari nel 2007 sono: 444mila malati e traumatizzati, 190mila minori, 80mila immigrati, 65mila anziani autosufficienti, 40mila detenuti o ex detenuti, 33mila anziani non autosufficienti, 22mila diversamente abili, 18mila individui in difficoltà economica.
Il profilo del volontario: una persona adulta. L'età dei volontari segnala la forte presenza di persone in età adulta: il 52,8% ha appartiene alla fascia d'età oltre i 54 anni. Il confronto con l'anno precedente evidenzia un aumento dei volontari oltre i cinquantaquattro anni (+3,4%) e una minore presenza di giovani (-0,9%) con meno di ventinove anni. Il dato sulla condizione professionale indica un aumento significativo di volontari occupati o di persone con altra condizione professionale e un minore coinvolgimento di pensionati (-10,5%). Il livello d'istruzione è elevato e in crescita +12% di laureati rispetto all'anno precedente e +3,2% con diploma superiore.

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