Le nuove imprese dell'abitare
L'evoluzione dei servizi residenziali rivolti alle persone con disabilità ha generato forti interrogativi all'interno delle organizzazioni che storicamente si sono occupate di residenzialità.
Se da un lato il processo di accreditamento ha definito con chiarezza quali sono i limiti entro i quali il servizio può/deve essere erogato, imponendo standard qualitativi e quantitativi inderogabili, dall'altro le risposte al bisogno di vita adulta autonoma delle persone con disabilità implicano spesso il superamento dei confini della norma allo scopo di offrire una gamma di risposte che guardano più alla persona ed alle sue esigenze individuali piuttosto che cercare di ricondurre desideri e bisogni espressi dalla persona disabile all'interno di contenitori predefiniti.
La personalizzazione degli interventi fa sempre più fatica a trovare risposte standardizzate e questo porta ad inevitabili sperimentazioni verso modelli si servizio più flessibili e dedicati.
Ne sono prova, almeno in provincia di Milano, le molte iniziative che, sotto diverse denominazioni e modelli, stanno emergendo come quadro di offerta di servizi che cresce parallelamente ai modelli standardizzati previsti dalla norma (microresidenze, casa famiglia, "a casa mia", alloggio protetto, residenze integrate al territorio etc).
In questo quadro di intervento, diventa strategico il ruolo del coordinatore del servizio che, per suo profilo professionale, è chiamato a ricercare soluzioni di governo delle strutture residenziali tra vincoli amministrativi posti dalle norme, vincoli di bilancio posti dagli enti gestori, vincoli professionali imposti dalla natura delle professioni sociali in campo, vincoli contrattuali posti dalle normative dal lavoro, vincoli di domanda espressa dall'utenza e/o dai loro famigliari.
Il percorso, rivolto ai coordinatori dei servizi e delle iniziative residenziali, si propone di analizzare queste premesse e considerazioni per individuare quali siano oggi le competenze richieste al "management educativo" che, nella sua funzione ultima di operatore sociale, dovrebbe rispondere principalmente al "territorio", offrendo ai suoi vasti interlocutori risposte possibili e sostenibili, a favore dei cittadini più fragili che lo abitano.
A tale scopo sono previsti 4 moduli formativi di 7 ore ciascuno così articolati:
Obiettivi
1° modulo
Oltre il servizio
In questo primo modulo si condurranno i partecipanti a ripensare i contesti residenziali nella loro duplice natura di "servizio" e di "casa", esplorandone implicazioni e contraddizioni, con un'attenzione particolare al radicamento territoriale e all'apertura al mondo esterno. Obiettivo del modulo è il ricomprendere da un lato la necessità di connessioni e scambi del servizio con la rete sociale più allargata, dall'altro il bisogno di evoluzione nel tempo implicita in ogni esperienza di autentica crescita per chi ne è ospite.
2° modulo
Compagni di casa
Il secondo modulo sarà dedicato alla disamina degli intrecci tra risposta al bisogno individuale e progetto di convivenza, cercando di individuare strategie non banali di incontro tra due piani non sempre facilmente conciliabili. In particolare si sottolineerà l'importanza delle triangolazioni degli sguardi con la famiglia d'origine, le figure preposte alla tutela e i soggetti disabili stessi allo scopo di ricollocare al centro del progetto di comunità gli individui che ne sono protagonisti.
3° modulo
Governare socialità
Il terzo modulo si propone di fornire chiavi di interpretazione del ruolo di coordinamento come attivatore delle risorse sociali interne al servizio, vale a dire le figure professionali coordinate. In specifico si inviteranno i partecipanti a riconsiderare il proprio ruolo come stimolo formativo della capacità di lettura dei bisogni e di elaborazione di risposte autonome e consapevoli da parte del personale educativo e socio-assistenziale, nell'attenzione realistica alle risorse tecniche ed economiche a disposizione e nell'ambito della loro massima valorizzazione.
4° modulo
Riprogettare e innovare
L'ultimo modulo condurrà i partecipanti a reinterpretare le professioni sociali come ideatori di nuove possibilità di risposta ai bisogni di residenzialità non ancora soddisfatti. In questo senso si darà voce all'importanza, sia per il ruolo di coordinamento che per le figure professionali coordinate, di stare in contatto con le necessità via via intercettate allo scopo di immaginare il futuro e indicarne tracce di traduzione sostenibile alle organizzazioni di appartenenza, mantenendo la tensione al superamento dei limiti apparentemente imposti dai confini dei servizi già noti.
Destinatari
I coordinatori dei servizi socio-educativi con particolare riferimento ai coordinatori di servizi e progetti residenziali.
Periodo di realizzazione e orario
Il percorso è articolato in quattro giornate intere di sette ore ciascuna, per un totale di 28 ore, dalle 9.30 alle 17.30 con cadenza mensile nelle seguenti date:
1° modulo - lunedì 23 febbraio 2009
2° modulo - lunedì 23 marzo 2009
3° modulo - lunedì 27 aprile 2009
4° modulo - lunedì 25 maggio 2009
Formatori
Renato Pacchioni e Cristina Gambalonga, consulenti pedagogici esperti in processi formativi per operatori di Servizi socio/educativi ed assistenziali.
Metodologia didattica
Attiva/partecipativa, che alterna momenti di stimolo frontale allo scopo di introdurre gli argomenti, a momenti di esercitazioni individuali, di coppia e in sottogruppo (giochi, cartelloni, simulazioni e performance), nonché di confronto e discussione in plenaria per una rielaborazione comune dei lavori.
ECM
Non è previsto l'accreditamento del percorso
Sede
Provincia di Milano, viale Piceno, 60
Attestato di frequenza
La Provincia di Milano rilascerà un attestato di frequenza a chi ha partecipato ad almeno il 75% del monte ore complessivo.
Modalità e tempi d'iscrizione
È possibile iscriversi on line dall'area formazione del sito internet www.provincia.milano.it/sociale oppure è possibile inviare, anche tramite fax 02.7740 3293, l'apposita scheda d'iscrizione scaricabile dallo stesso indirizzo, entro il 16 febbraio 2009.
Per formare il gruppo classe saranno utilizzati come criteri l'eterogeneità dei servizi e degli enti di appartenenza e l'ordine di arrivo della domanda.
L'avvenuta iscrizione sarà confermata tramite comunicazione telefonica e/o email.