Donne con disabilità e maternità
Essere donne con disabilità. E parlare di accettazione del proprio corpo, di presa di coscienza del proprio deficit, del rapporto con la famiglia e dell'educazione ricevuta, di inserimento lavorativo, delle relazioni con l'esterno - ovvero quelle con gli amici, quelle che si sviluppano in ambito scolastico o lavorativo e quelle con l'altro sesso - di sessualità, ma anche di maternità.
Dal 2006 il gruppo Nessun'Altra - affiliato all'AIAS di Bologna (Associazione Italiana Assistenza Spastici) e costituito da donne con deficit - si impegna nell'estrapolare e nell'elaborare le tematiche che oggi interessano le donne con disabilità.
I vari argomenti sono stati tra l'altro presentati e ulteriormente approfonditi durante il convegno denominato Al silenzio... All'imbarazzo... All'invisibilità. Tra femminile e disabilità, tenutosi a Bologna il 3 marzo 2007 e i cui atti verranno pubblicati a breve.
Considerato il successo ottenuto durante tale appuntamento, Nessun'Altra ha deciso di proseguire il proprio percorso e una delle prossime tappe prevede la realizzazione del seminario Un fragoroso silenzio, che si svolgerà il 28 novembre 2008 sempre a Bologna, presso il Polo Multifunzionale di Corte Roncati.
L'obiettivo di quell'incontro sarà quello di approfondire le tematiche della sessualità nelle persone con deficit, analizzando soprattutto la situazione delle donne e tra i vari aspetti che verranno approfonditi, particolare attenzione verrà attribuita alla realtà delle donne con disabilità che sono diventate madri.
E tuttavia, essendo disponibile ancora poca letteratura da cui attingere sul tema Maternità e disabilità, è proprio alle donne con deficit che sono diventate madri che chiediamo un aiuto, compilando un questionario che consenta una riflessione più ampia, rendendo note le diverse esperienze e valorizzando la voce delle dirette interessate.
Sarebbe la base ideale da cui partire, per mettere in luce gli aspetti più significativi e presentarne i risultati durante il seminario di novembre.
Analogamente, però, si vorrebbe capire anche il perché, invece, molte donne con disabilità hanno preferito non intraprendere questa strada, scegliendo cioè di non diventare madri. Ad esse sirivolge un secondo questionario.
Da inviare entro il 15 ottobre.