La famiglia risorsa indispensabile del lavoro educativo
Per gli educatori professionali l'incontro con le famiglie è sempre più oggetto di progettazione e programmazione specifica. Il lavoro con gli adulti viaggia parallelo al lavoro coi loro figli, e per fare questo, occorre conoscere e condividere strategie tra colleghi, creare e sostenere alleanze con i genitori per far sì che l'incontro sia produttivo, che adulti con ruoli sociali diversi (l'educatore e il genitore) facciano un lavoro sinergico, finalizzato ad una crescita positiva il più possibile naturale e accompagnata. Occorre inoltre pensare ad opportune strategie di lavoro in funzione dell'età dei genitori e dei figli: nella disabilità, famiglie giovani e vecchie famiglie si accomunano per taluni aspetti, ma si differenziano sostanzialmente per altri ( sempre più attuale la tematica del dopo di noi...)
Obiettivi
Il corso, strutturato in 4 giornate di lavoro, ha lo scopo di offrire riferimenti teorici e metodologici sui contenuti riguardanti l'approccio più funzionale alla collaborazione operatore/famiglia .
Nella prima giornata si affronterà, attraverso una chiave di lettura sociologica, il cambiamento della famiglia e le risposte molteplici che l'universo dei servizi pubblici e privati predispone per rispondere ai bisogni dei genitori. Sono proposte che partono da leggi chiare e definite che poi nella traduzione operativa, organizzativa e gestionale delle strutture deputate presentano delle caratteristiche peculiari. In seconda giornata si affronteranno le tematiche riguardanti il ruolo degli operatori che si trovano a lavorare con genitori di età diverse e rappresentazioni diverse della disabilità. Occorre dare risposte adeguate e di possibile comprensione se si vuole lavorare insieme. In terza e quarta giornata strumenti e metodi verranno trattati pensando al delicato equilibrio tra personale e professionale che si deve tener presente quando si lavora in un ambito che ha richiami domestici, così come istituzionali.
Metodologia
Nello svolgimento delle singole unità formative si alterneranno modalità di lavoro diverse:
lezioni magistrali, lavori di gruppo ed esercitazioni, simulazioni e role-playing. Verranno proposte letture , spunti teorici e bibliografie di riferimento.
Formatore
Marta Bosi- formatore, docente al corso di laurea in educazione professionale- Facoltà di Medicina e Chirurgia- Università degli Studi di Milano, socio fondatore del Grafo.
Destinatari
Il corso di aggiornamento è rivolto ad educatori professionali e coordinatori di servizi, per un massimo di 20 partecipanti.
Periodo di realizzazione e orario
Gli incontri si terranno il 16, 30 ottobre, 13, 27 novembre 2008, (per un totale di 28 ore) con orario dalle ore 9.30 alle ore 17.30.
16 ottobre 2008 - L'indispensabilità del lavoro con i genitori per lavorare efficacemente coi ragazzi
Si delinea in apertura una panoramica della famiglia e dei compiti genitoriali sia dal punto di vista sociologico, che economico, affrontando la tematica delle leggi sulla famiglia e la loro applicabilità in relazione al ruolo degli educatori professionali nei servizi (quali sono i doveri di un educatore in termini legali, quali confini deve tener presente?).
Ci si trova di fronte a dei vuoti istituzionali ( vedi la scuola e i consultori, ad esempio) che alcuni servizi sul territorio hanno iniziato ad affrontare con stili diversi a seconda delle necessità (ben diversa è la tematica quando si lavora a domicilio, in comunità o in un servizio socio-ricreativo). Ma quali sono le necessità che prioritariamente un servizio può e deve affrontare con le famiglie? Come può far emergere bisogni che poi potranno essere trattati nei luoghi correttamente preposti?
30 ottobre - Rappresentazioni famigliari della disabilità ed età evolutive
Occorre sempre tener presente che a seconda delle età delle famiglie ci sono risposte diverse alle proposte degli educatori e dei servizi di riferimento.
L'importanza di conoscere le variabili psicologiche a seconda delle fasi in cui si trova una famiglia nell'affrontare il tema della disabilità è riconosciuta come elemento da tener presente sia nel lavoro quorìtidiano che nella progettazione di un percorso condiviso.
13 novembre - Strumenti di lavoro per gli educatori
L'educatore riveste un ruolo di adulto che può in taluni casi sovrapporsi a quello genitoriale (vedi educatore in comunità), ed è necessario ristabilire i confini del ruolo e i compiti che i servizi demandano a chi lavora nel sociale. L'educatore è strumento per poter migliorare la relazione tra e con le famiglie, ma quali sono le tecniche che si devono mettere in atto per far questo? Quale rielaborazione deve fare l'educatore per accorgersi del confine del ruolo e dell'importanza del distacco emotivo dal "caso"?
Ci deve essere un metodo che insegni e delimiti ciò che andiamo a dire e a fare con i genitori. Un primo passaggio importante è la cura della fase dell'accoglienza e la capacità personale e professionale che l'operatore deve avere nell'ascoltare ciò che la persona vuole o vorrebbe trasmettere.
Occorre poi presentare quello che il servizio può offrire, ciò che noi disponiamo sia in termini di mandato istituzionale che in termini di offerta possibile da parte dell'èquipe di lavoro. Non da ultima è necessaria un attenta analisi sui livelli di comprensione del soggetto e di coinvolgimento attivo di quest'ultimo.
Una corretta gestione dello strumento colloquio può portare a buoni risultati in termini di maggiore comprensione reciproca.
Anche la capacità di condurre gruppi di genitori e di promuovere l'auto mutuo aiuto è una risorsa spendibile nelle attuali progettazioni.
27 novembre - Imparare a definire elementi di coprogettazione con le famiglie
Che cosa e come valutare dipende dal contesto istituzionale e dagli obiettivi che le organizzazioni di lavoro si pongono a questo proposito. Ma esiste anche una valutazione del percorso che si intende avviare con i genitori, una possibilità di dialogare con gli adulti delle proprie crescite e di come queste influiscano sulle crescite dei figli: allargando la prospettiva esiste la possibilità di valutare il proprio agire anche rispetto alla comunità in cui si vive e da cui, per molti fattori, si dipende.
ECM
E' previsto l'accreditamento dell'evento.
Attestato di frequenza
La Provincia di Milano rilascerà un attestato di frequenza a chi ha partecipato ad almeno il 75% del monte ore complessivo.
Sede e aula
La sede del Corso è presso lo Sportello Anffas Via Dini 7 Milano.
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Modalità e tempi d'iscrizione
Consultare l'area formazione del sito internet www.provincia.milano.it/sociale per scaricare la scheda d'iscrizione e inviarla via fax presso sportello Anffas 02.89532119
L'iscrizione dovrà pervenire alla segreteria di Anffas entro il 2 ottobre 2008