Sono ancora troppi i Comuni che non hanno adottato un Piano per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Obiettivo: mappare la situazione e innescare percorsi virtuosi
Il 26 maggio, il Consiglio regionale lombardo ha approvato all'unanimità la proposta di legge numero 53 -presentata dal consigliere Michele Usuelli- che istituisce il primo Registro regionale dei Piani di abbattimento delle barriere architettoniche (PEBA). La legge prevede l'istituzione di un registro, presso l'assessorato competere, nel quale confluiranno i dati dei diversi Comuni in merito ai Piani di abbattimento delle barriere architettoniche. Obiettivo di questa iniziativa è quello di mappare la situazione sul territorio regionale e innescare percorsi virtuosi, che favoriscano i processi di integrazione delle persone con disabilità motoria e sensoriale.
L'istituzione del Registro rappresenta un provvedimento importante dal momento che a trent'anni dall'entrata in vigore della legge regionale 6/1989 sull'abbattimento delle barriere architettoniche, sono ancora troppo pochi i Comuni lombardi che si sono dotati di un PEBA. Secondo quanto rilevato dall'ANCI in un'indagine dell'aprile 2018, il 38,2% dei comuni prevedeva di dotarsi di un PEBA entro l'anno, mentre il 61,8% è a conoscenza della legge e indica di volersi dotare di un PEBA in tempi diversi.
“L’approvazione del Registro rappresenta un primo passo positivo per mettere al centro dell’agenda di Regione Lombardia e degli Enti locali l’accessibilità degli spazi pubblici e le città senza barriere -commenta Alessandro Manfredi, presidente di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità-. Auspichiamo che questo provvedimento inneschi un processo virtuoso che porti tutte le realtà territoriali a impegnarsi per ripensare, in chiave di maggiore fruibilità e inclusione, le città e i territori della Lombardia”.
Adottare misure che rendano le nostre città più inclusive, eliminando le barriere architettoniche rappresenta un investimento che permette a tutte le persone (e non solo ai cittadini con disabilità) di vivere al meglio e con maggiore libertà gli spazi pubblici. A questo scopo, i Comuni hanno la possibilità di utilizzare i 400 milioni a loro destinati da Regione Lombardia per stimolare la ripresa economica. Un importo che si aggiunge alla quota del 10% delle entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione, stabilito dalla legge regionale 6/1989, che devono essere impiegati per questo obiettivo.
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