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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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27/03/2019

Il Parlamento europeo approva l'European disability act

Smartphone, bancomat e altri strumenti digitali saranno accessibili alle persone con disabilità. Per l'Europen disability federation è un passo importante, ma non mancano criticità

Il 13 marzo scorso il Parlamento europeo ha approvato l’European Accessibility Act (detto anche “Disability Act”) che come obiettivo quello di armonizzare le normative dei diversi stati membri in materia di accessibilità di prodotti e servizi “in particolare eliminando e prevenendo gli ostacoli” che impediscono alle persone con disabilità di usufruire di strumenti tecnologici (smartphone, tablet, e-book, e-reader) e servizi (sportelli bancomat, servizi bancari, siti di e-commerce,…). “Un ambiente in cui i prodotti e i servizi sono più accessibili permette una società più inclusiva e facilitano una vita autonoma per le persone con disabilità”, si legge nel testo del decreto europeo.

Per l’European disability federation (EDF) si tratta di un importante passo nella giusta direzione, ma non sufficiente: “Serve una legislazione che garantisca pari opportunità di accesso a tutti gli ambiti della vita”, si legge in un comunicato della federazione. Ci sono infatti diversi ambiti essenziali che non vengono presi in considerazione dalla nuova direttiva.

Il recepimento della direttiva porterà a importanti cambiamenti per quanto riguarda l’accessibilità di una serie di prodotti e servizi di uso comune (dai tablet agli sportelli bancomat, dai siti di e-commerce alle app mobile). Inoltre, la legge europea sull’accessibilità ha soddisfatto due importanti richieste del movimento delle persone con disabilità: le comunicazioni elettroniche e il numero unico di emergenza 112 diventeranno accessibili a tutti, in tutta la UE.

Restano, tuttavia, alcune significative criticità. “La legge non soddisfa ancora le nostre richieste fondamentali. È fuorviante affermare che la legge garantirà la piena accessibilità degli edifici e dei mezzi di trasporto, che erano al centro della nostra campagna. Ciò significa che milioni di persone che vivono nell'Unione europea dovranno ancora affrontare lotte quotidiane per uscire di casa”, si legge nel comunicato di EDF. Inoltre la direttiva europea non prende in considerazione gli elettrodomestici, come lavatrici e microonde. Strumenti che le persone con disabilità faticheranno ancora a utilizzare in autonomia a casa propria. La legge non comprende gli elettrodomestici (come le lavatrici o le microonde). Ciò significa che milioni di persone con disabilità avranno ancora difficoltà quotidiane ad utilizzare questi elettrodomestici e a vivere a casa propria. Ultimo, ma non meno importante, il fatto che le micro-imprese siano esentate dal rispetto della nuova normativa. Una decisione che ridurrà significativamente l’impatto della legge.

A questo punto la palla passa agli Stati membri dell’Ue. "È vergognoso il modo in cui gli Stati membri sono riusciti a ridurre il campo di applicazione dell'atto. I governi devono ora riscattarsi ed essere molto ambiziosi quando recepiscono l'atto nella legislazione nazionale”, ha commentato Yannis Vardakastanis, presidente dell’European Disability Forum. Per la piena implementazione della normativa mancano solo due passaggi: l’approvazione formale del Consiglio europeo e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. A questo punto, gli Stati membri avranno tre anni per tradure la Direttiva europea nella direttiva nazionale.

  

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