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Persone con disabilitą

A cura di Ledha

Archivio notizie

09/10/2018

Sondaggio FISH, ecco i primi risultati

Sono state circa 1.600 le famiglie che hanno risposto al questionario. Quattro su dieci hanno denunciato la mancanza degli insegnanti di sostegno. Tanti i docenti senza specializzazione

Due settimane fa, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, FISH (Federazione italiana superamento handicap) aveva lanciato un sondaggio presso le famiglie con bimbi e ragazzi con disabilità, per comprendere al meglio quale fosse la qualità dell’inclusione scolastica.
Le segnalazioni giunte nel corso delle prime settimane di scuola erano preoccupanti. Ritardi nell’assegnazione degli insegnanti di sostegno, assenza di assistenti all’educazione o alla comunicazione, lacune nell’assistenza igienica, mancanza di materiali e altri elementi che possono influire negativamente sulla frequenza scolastica.

In queste due prime settimane sono state 1.600 le famiglie che hanno risposto al questionario FISH. Di queste, il 41% ha denunciato la mancanza della figura di sostegno e, fra queste, il 30% ha dichiarato di essere stato invitato a non portare il figlio a scuola oppure a ridurne la frequenza. Un ulteriore elemento che desta la preoccupazione degli osservatori è quello relativo alla reale specializzazione degli insegnanti di sostegno assegnati: solo il 30% risulta in possesso, secondo le famiglie, dei relativi titoli.

“Lo scenario è più preoccupante di quanto già non temessimo -sottolinea Vincenzo Falabella, presidente della FISH-. Ciò impone la necessità di un confronto immediato con il Ministro dell’Istruzione anche alla luce di vari rumors, che ci auguriamo infondati, che riportano intenti circa un possibile intervento per la mobilità degli insegnanti di sostegno che sarebbe causa di ulteriore disagio per migliaia di studenti e studentesse con disabilità. Un ulteriore ostacolo al diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione. Continueremo a sollecitare l’attuazione dei decreti applicativi della legge sulla ‘buona scuola’, rimarcando che i diritti dei docenti sono finalizzati alla realizzazione e tutela dei diritti degli studenti con disabilità”.

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