Como, nuove aree pedonali. Per tutti
Ledha Como temeva che la modifica alla viabilità avrebbe potuto provocare disagi nella libertà di movimento per le persone con disabilità. Timori dissipati dopo un incontro con gli assessori.
Una recente ordinanza del Comune di Como, che vieta il passaggio di autoveicoli in alcune zone di particolare pregio della città (piazza Cavour, piazza Volta, i portici Plinio e le aree immediatamente adiacenti al Duomo), aveva suscitato un animato dibattito in città. Ledha Como temeva che la modifica alla viabilità avrebbe potuto provocare disagi nella libertà di movimento per le persone con disabilità. Per questo motivo la presidente di Ledha Como, Viviana Tombolillo, accompagnata dal vice-presidente Marzio Ghezzi, ha incontrato gli assessori Daniela Gerosa (mobilità) e Lorenzo Spallino (urbanistica). Durante l’incontro sono stati chiariti i punti chiave dell’ordinanza volti proprio, secondo gli amministratori, a garantire la sicurezza e la libertà di movimento di tutti i cittadini più fragili (bambini, anziani, persone a ridotta capacità motoria, ecc.) che, almeno in questi luoghi, non dovranno più “guardarsi le spalle” per evitare furgoni e autoveicoli.
I rappresentanti di Ledha Como hanno avuto la totale assicurazione che nessun provvedimento andrà a penalizzare questa parte di popolazione. Secondo le dichiarazioni degli amministratori, tutte le persone con permesso disabili residenti nelle zone soggette alla restrizione sono state contattate preventivamente ed è stata prevista la sanatoria per casi di accesso motivato ed urgente senza preavviso. In tutti gli altri casi di effettiva necessità di accesso all'area si può chiedere che venga rilasciato un permesso ad hoc. “Le zone interdette all'accesso di qualsiasi autoveicolo, con le eccezioni che verranno autorizzate, sono zone riqualificate ad alta pedonalizzazione e proprio il pedone è la fascia che dovrà essere più rispettata in quei luoghi – ha commentato Viviana Tombolillo -. Dell'area pedonale può godere chiunque anche le fasce di popolazione più fragili come i bambini, gli anziani e le persone con disabilità”.
A conclusione di questo confronto, per far sì che questo momento non resti un caso isolato, è stato preso da entrambe le parti l’impegno a un futuro costante e preventivo dibattito congiunto sui temi della mobilità, dell’accessibilità e dell’abbattimento delle barriere architettoniche, soprattutto alla luce del fatto che anche a Como, come già è stato fatto a Cantù, si sta iniziando a parlare di un Piano Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA).