Assestamento di bilancio e fondi per le persone con disabilità
Mancano 33,5 milioni di euro per garantire il pieno rispetto dei diritti in Lombardia. LEDHA e FAND scrivono al Consiglio regionale per chiedere una correzione alla manovra di assestamento del bilancio 2016.
Alberto Fontana (presidente di LEDHA - Lega per i diritti delle persone con disabilità) e Nicola Stilla (presidente FAND - Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità) scrivono al Presidente del Consiglio Regionale lombardo e ai Consiglieri regionali per esprimere la propria preoccupazione “per la carenza o l'assenza di finanziamenti su questioni che attengono ai diritti fondamentali di migliaia di persone con disabilità”.
Complessivamente, mancano 33,5 milioni di euro. Risorse necessarie a garantire il pieno rispetto dei diritti delle persone con disabilità in Lombardia.
Per questo motivo LEDHA e FAND hanno scritto ai rappresentanti del Consiglio regionale per chiedere una correzione alla manovra di assestamento di bilancio regionale per l'anno 2016 prevista per la prossima settimana.
Nello specifico, i presidenti delle due associazioni evidenziano tre lacune principali. La prima riguarda il Fondo Sociale Regionale che, in questi ultimi anni ha avuto una dotazione di 70 milioni di euro, ma che nel bilancio previsionale 2016 conta solo 54 milioni di euro, con previsione di soli 9 milioni per gli anni successivi. “Senza questi soldi – sottolineano Alberto Fontana e Nicola Stilla – molti Comuni dovranno aumentare le richieste di partecipazione alla spesa delle famiglie”.
Il secondo punto critico riguarda il bando Legge 23/99 sugli ausili tecnologicamente avanzati che nel 2015 ha visto lo stanziamento di 2,5 milioni di euro. Ma che per l'anno 2016 non è stato ancora pubblicato a causa della mancanza di finanziamenti. Risorse che servono a migliaia di persone e di famiglie per l'acquisto di ausili essenziali all’autonomia e alla salute, ma non presenti nel nomenclatore tariffario.
Ultimo, ma non meno importante, LEDHA e FAND segnalano la carenza di fondi per le Province e la Città Metropolitana di Milano: risorse essenziali per garantire il diritto allo studio di quasi cinquemila tra bambini e ragazzi con disabilità. “Non si sa ancora quanti soldi arriveranno dallo Stato in Lombardia, ma in ogni caso mancheranno almeno 15 milioni di euro. Si sottolinea che in questi giorni le famiglie stanno ricevendo le comunicazioni dai loro enti locali che non garantiscono l'avvio dei servizi di assistenza alla comunicazione, educativa e del trasporto proprio per mancanza di fondi”, aggiungono Alberto Fontana e Nicola Stilla.
“Siamo certi che sarete in grado di porre rimedio a questa situazione – concludono i presidenti delle due associazioni - e quindi di permettere alle persone con disabilità di continuare a usufruire dei servizi sociali e degli ausili di cui hanno bisogno senza impoverirsi ulteriormente. E ai bambini e ragazzi con disabilità di poter iniziare la scuola insieme ai loro compagni”.