Una politica sempre più lontana dalla società
Forum Terzo Settore Lombardia esprime preoccupazione per la nomina del Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza da parte del Consiglio Regionale. Ignorate le proposte del terzo settore e delle società civile.
Con un comunicato, il Forum Terzo Settore Lombardia esprime la sua preoccupazione e disappunto per l’avvenuta nomina del Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza da parte del Consiglio Regionale alla settima votazione nella seduta di martedì 14 aprile. "Ignorate le proposte del terzo settore e delle società civile. La scelta del Consiglio Regionale offende questo sforzo e questa disponibilità; preoccupa l’isolamento e l’autoreferenzialità che richiama", si legge nel comunicato del Forum.
Le organizzazioni di terzo settore, sulla base del concreto e costante impegno alla tutela dei diritti dell’infanzia e di sostegno a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, avevano messo da parte le differenze culturali, di impostazione, di riferimenti – che pure ci sono - per convergere su di una proposta unitaria.
"Il Consiglio Regionale della Lombardia ha deciso di procedere senza tenere di conto in alcun modo di questo contributo. Una scelta che rischia di allontanare ulteriormente la Politica del Palazzo dalla disponibilità di mettersi in gioco per l’interesse di tutti, di partecipare alla vita pubblica delle formazioni sociali", scrive il Forum Terzo Settore.
"Noi abbiamo cercato e continueremo a cercare un rapporto costruttivo con le istituzioni pubbliche e con gli altri attori economici e sociali, in una logica di dialogo e di confronto e in applicazione del principio di sussidiarietà. La scelta del Consiglio Regionale offende questo sforzo e questa disponibilità. Preoccupa l’isolamento e l’autoreferenzialità che richiama".
Essere garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza richiede di riconoscere pienamente quanto sancito dalla Convenzione di New York del 1989 e ratificata in Italia nel 1991 e sostenerne l’esigibilità a partire dal principio di uguaglianza, pari opportunità, non discriminazione per tutti i minorenni presenti a qualunque titolo sul territorio regionale. "Tale garanzia non è data da una scelta fatta sulla base di logore logiche di partito rinunciando al principio di terzietà propria della funzione di garanzia", conclude il comunicato.