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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

27/02/2015

Vita indipendente, al via la sperimentazione

Un decreto del Ministero del Lavoro stanzia dieci milioni di euro e indica il ruolo dei Centri territoriali. Rasconi (LEDHA Milano): “Un modo per valorizzare le competenze acquisite”.


Investire e promuovere la vita indipendente per le persone con disabilità. Con un decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali pubblicato lo scorso ottobre, il Governo ha dato un importante segnale a favore dei progetti di vita indipendente mettendo a disposizione dieci milioni di euro. In Lombardia verranno finanziari 12 ambiti territoriali, ciascuno dei quali può ricevere un massimo di 100mila euro.
L'elemento interessante è il fatto che per la prima volta dal ministero arriva un riconoscimento esplicito del ruolo dei Ctvai (Centri territoriali per la vita autonoma e indipendente) il cui compito è quello di fornire un supporto alla stesura dei progetti di vita indipendente. Il decreto stabilisce che l'85% delle risorse deve essere destinato alla realizzazione di progetti di vita indipendente, per pagare l'assistenza e le spese per l'adeguamento dell'abitazione. Mentre il restante 15% delle risorse può esser utilizzato per coinvolgere le professionalità sviluppate negli ultimi anni dai Ctvai, in modo da avere un supporto nella progettazione.

“Questa ripartizione permette di valorizzare le competenze e le professionalità maturate nel corso degli anni dai Ctvai - commenta Marco Rasconi, presidente di LEDHA Milano e coordinatore del Centro progetto di vita di LEDHA -. Noi ci mettiamo a disposizione delle persone con disabilità per supportare l'elaborazione di progetti di vita il più possibile adatti alle esigenze di ciascuno”.  

Nello specifico, gli operatori del Centro progetto di vita mettono a disposizione l'esperienza maturata dal 2008 a oggi, per progettare modalità di formazione e informazione, elaborare analisi, supervisionare la casistica per favorire lo sviluppo di una cultura che metta al centro la vita indipendente. “Il nostro obiettivo è che questi progetti di vita entrino a sistema il più presto – conclude Marco Rasconi – per le persone con disabilità motorie, sensitive e cognitive”.

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