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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

09/02/2015

Marco Cherubini, senza barriere tra le nuvole

Sarà il primo pilota con disabilità a ottenere la licenza da pilota privato per aerei da turismo. Un traguardo che taglierà a maggio, dopo tre anni di battaglie.

Sarà il primo pilota con disabilità a ottenere la licenza per condurre in cielo mezzi più “impegantivi” rispetto agli ultraleggeri: “L'addestramento pratico è già iniziato, spero di poter sostenere l'esame pratico entro maggio”. Marco Cherubini, già da sette, anni attraversa i cieli a bordo del suo ultraleggero e ha all'attivo circa 1.200 ore di volo. Ora però vuole fare un passo avanti: “Prendere la licenza da pilota privato PPL per aerei da turismo – spiega -. Ma in Italia non c'era una regolamentazione che permettesse a una persona con disabilità di ottenerla. E così, tre anni fa, ho iniziato questa battaglia”.

Marco, 41enne bresciano, vive in sedia a rotelle da quando ne aveva 22. Paraplegico a seguito di un incidente. Scopre la passione per il volo e nel 2007 assieme ad Alessando Paleri ed Erich Kustatscher fonda “WeFly! Team”, una pattuglia acrobatica formata per due terzi da piloti con disabilità. L'obiettivo: dimostrare che si può volare ad altissimi livelli, tra i più grandi piloti civili e militari del mondo, pur essendo in carrozzina. “Abbiamo partecipato a diversi air show in Italia e all'estero – spiega Marco – e abbiamo avuto un buon successo. Superare i propri limiti è possibile”. Ma con gli anni è cresciuta la voglia di passare a un livello superiore. “Avrei potuto prendere il brevetto in Inghilterra, ma non parlo abbastanza bene l'inglese”, spiega. E così tre anni e mezzo fa Marco ha iniziato la sua battaglia. “In Italia non c'era la possibilità di farlo, abbiamo dovuto portare l'aereo in Francia per far apportare le modifiche necessarie”, spiega Gianluigi Massoni, direttore della Scuola di volo dell'aeroporto di Cremona e amico di Marco Cherubini. Parallelamente Massoni segue un corso di formazione in Francia che, a oggi, lo qualifica come unico istruttore certificato in Italia per addestrare piloti con disabilità: “Ma infondo non c'è molta differenza rispetto ai piloti normodotati: che io usi un piede o un comando a mano, l'imporante è che l'aereo faccia una determinata manovra”. Un po' come avviene sulle automobili modificate: non importa come si aziona il freno, l'importante è arrestarsi allo stop. 



Una volta modificato, l'aereo ottiene anche il via libera dall'Enac (l'Ente nazionale per l'aviazione civile, ndr) ed è così possibile utilizzarlo per la formazione degli aspiranti piloti con disabilità. Ma prima di sedersi alla cloche, Marco deve superare un altro ostacolo. La normativa italiana, infatti, prevede che per conseguire il brevetto di volo il pilota esibisca un attestato “ di sana e robusta costituzione”. “Alla visita mi hanno bocciato perché la lesione del midollo spinale non è compatibile con la licenza di volo. E così ho fatto ricorso portando testimonianze del fatto che all'estero questo è possibile – spiega Marco -. Ci sono voluti due anni, ma alla fine ho ottenuto i documenti necessari”. 

Un risultato importante che ri-allinea l'Italia a quanto avviene in altri Paesi europei: Alessandro Paleri, altro membro del “WeFly! Team”, ad esempio, ha già un brevetto di volo conseguito all'estero. La caparbietà di Marco ha permesso di intervenire su una normativa lacunosa, dando così anche ad altre persone con disabilità (che abbiano i requisiti) la possibilità di accedere all'iter per ottenere la licenza da pilota privato.


“Volare è la cosa più bella del mondo. Dona una sensazione di libertà e un'emozione bellissima - conclude Marco – e mi piace fare scoprire questa sensazione a chiunque voli con me”. Il 9 maggio 2015, presso l'aeroporto Cremona, il “WeFly! Team” organizza una giornata per scoprire l'ebbrezza del volo dedicata alle persone con disabilità (per saperne di piùpotete visitare la loro pagina Facebook o scrivere a  info@weflyteam.com) che avranno la possibilità di ammirare dall'alto l'Italia in compagnia di Marco e degli altri piloti del team. 

(I.Se.)



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