Senza lavoro e a rischio povertà. La fotografia di Eurostat sulla disabilità
Solo il 43,7% dei cittadini europei con disabilità lavora, mentre un terzo è a rischio di esclusione sociale. Italia sopra la media europea, ma lontana dai Paesi virtuosi.
In Europa lavora meno di una persona con disabilità su due. Mentre quasi un terzo è a rischio di povertà o esclusione sociale. È preoccupante il quadro fotografato da Eurostat, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, nei 28 Paesi che compongono l'Unione Europea sulla base dei dati più recenti.
Le persone con disabilità di età compresa tra i 15 e i 64 anni sono circa 44 milioni. Molti di loro non possono partecipare attivamente alla vita sociale ed economica del proprio Paese: "Sia nel mercato del lavoro, come nel sistema educativo e nell'inclusione sociale, la situazione delle persone con disabilità nei 28 Paesi dell'Unione Europea è più svantaggiata rispetto al resto della popolazione", si legge nel documento di Eurostat.
Stando ai dati raccolti e analizzati da Eurostat, solo il 43,7% dei cittadini europei con disabilità lavora (2011) a fronte di un tasso di occupazione tra il resto della popolazione in età lavorativa (15-64 anni) che sfiora il 67%. Una situazione molto simile a quella che si riscontra nell'accesso all'istruzione e alla formazione, che vede coinvolto il 9,8% della popolazione tra i 25 e i 64 anni. Ma scende al 6,9% per quanti hanno una disabilità . Scarso accesso al mondo dell'istruzione e al mercato del lavoro determinano un forte divario anche per quanto riguarda il rischio di esclusione sociale: tre cittadini con disabilità su dieci sono a rischio di povertà. A fronte di un tasso del 20% tra le persone che non hanno una disabilità.
Ovviamente le condizioni variano da un Paese all'altro. Fanalini di coda nell'occupazione delle persone con disabilità sono l'Ungheria (tasso d'impiego del 23,7%), l'Irlanda (29,8%), la Bulgaria (30,7%), la Repubblica Slovacca (31,9%) e la Croazia (33%). Al vertice della classifica si trovano, invece, Paesi dove lavorano sei o più persone con disabilità su dieci ad esempio Austria (60,3%), Finlandia (60,8%), Lussemburgo (62,5%) e Svezia (66,2%). L'Italia si colloca un po' al di sopra della media europea: con un tasso di occupazione del 45,6%. Anche se il gap tra normodotati e persone con disabilità resta attorno al 13,3%.