Pavia: al via “Socialmente Acerbi”
Creare reti e connessioni all'interno del rione Città Giardino, dove operano tante realtà sociali ma spesso scollegate. E che vede le persone con disabilità in prima linea.
Portare nuova vita nel rione Città Giardino, un quartiere un po' periferico della città di Pavia. Dove sono attive importanti realtà sociali (centri diurni per disabili, due scuole, l'oratorio) che però troppo spesso lavorano "in solitaria" e senza tessere reti. "Vogliamo provare a mischiare un po' le carte", spiega Katia Pietra, responsabile del Comitato di coordinamento pavese per i problemi dell'handicap, capofila del progetto "Socialmente Acerbi".
L'obiettivo: portare nuova vita nel quartiere, proponendo occasioni di compartecipazione tra realtà e soggetti che abitano il rione Città Giardino. In spazi "confinanti" ma tradizionalmente separati. E ancora, promuovere relazioni, conoscenze e collaborazioni che possano far maturare un percorso di reale inclusione tra persone diverse per età, condizioni sociali e personali. "Spesso c'è poca interazione fra i soggetti che promuovono attività sociali. L'idea è quella di creare, tramite laboratori e attività motorie, momenti di inclusione. Intendiamo organizzare anche una raccolta di testimonianze di anziani del paese", spiega Katia Pietra.
Un progetto in cui le persone con disabilità si pongono come soggetti attivi per la rivitalizzazione del quartiere. Ad esempio attraverso il progetto "Calamaio" che prenderà il via il 4 dicembre e che verrà realizzato in collaborazione con le scuole "Cossa" e "Cairoli", in collaborazione con la cooperativa "Accaparlante" di Bologna. "Gruppi di persone con disabilità, appositamente formate, andranno nelle scuole per organizzare momenti di gioco, di animazione, di riflessione sul concetto di limite - spiega Katia Pietra - superando assieme questi limiti". Un ribaltamento di prospettiva, in cui la persona con disabilità entra a scuola con un ruolo completamente diverso: non come soggetto da aiutare ma come protagonista con cui collaborare.
Protagonisti di questa avventura, oltre al Comitato di coordinamento pavese (che ha sede proprio in via Acerbi), la scuola elementare Ada Negri, i CDD Naviglio e Torchietto, la parrocchia Santissimo Salvatore, Casa Betania, la scuola dell'infanzia, la bocciofila e il centro sociale per anziani. Al progetto collabora anche Uildm Pavia che, oltre a fornire il servizio di trasporto per le persone con disabilità, promuoverà anche la realizzazione di una piccola orchestra di quartiere attraverso "Soundbeam", uno strumento che permette ad adulti e bambini con disabilità di relazionarsi con il mondo esterno.