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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

17/12/2012

Expo 2015, Expo per tutti

Era il 31 marzo del 2008 quando Milano veniva ufficialmente designata ad ospitare l’edizione 2015 di Expo. A distanza di 4 anni e mezzo da tale data è giunto il momento di fare un primo bilancio.

A distanza di 4 anni e mezzo da tale data e a meno di 900 giorni dall'inaugurazione dell'evento espositivo, è giunto il momento di fare un primo bilancio e soprattutto il punto sulle prospettive che l'evento potrebbe avere per le persone con disabilità, siano esse cittadini del nostro territorio o visitatori.
Fin dalle origini, Expo 2015 è stato presentato alla cittadinanza sotto una duplice veste: non solo come un grande evento fieristico ma anche come un'importante occasione di sviluppo e rilancio del territorio milanese.
E fin dall'inizio Ledha ha preso posizione pubblicamente, evidenziando che la pianificazione dell'evento - ad entrambi i livelli - avrebbe dovuto ispirarsi ai principi di accessibilità e fruibilità per tutti.
Una posizione espressa a più riprese sia alla società Expo 2015 Spa - incaricata di gestire l'evento fieristico -, sia alle istituzioni territoriali, sia alla cittadinanza, anche in occasione di convegni pubblici come quello organizzato dall Provincia di Milano nel gennaio del 2009 ("Expo senza barriere: un sistema di relazioni per un'accoglienza universale"), dal Forum del Terzo Settore nel marzo del 2012 ("L'Expo che vogliamo - Le proposte del Terzo Settore: Accoglienza e Accessibilità per un vero Expo dei Popoli"), dal Comune di Milano nel giugno del 2012 ("Expo 2015: sì, ma sociale - come utilizzare, e bene, una bella opportunità").

Ledha ha sintetizzato la propria posizione in un documento di proposte dal titolo: "2015 Expo per tutti": una sorta di manifesto di intenti e di azioni, rivolto sia alla società Expo Spa, sia alle istituzioni pubbliche chiamate a pianificare e gestire gli interventi sul territorio.
Fin dal 2008, le istituzioni e i mass media hanno ribadito continuamente l'equazione "Expo = Grande Opportunità". A 4 anni e mezzo da allora, a seguito di ripetuti ritardi e "incidenti" di percorso, sia a livello operativo che politico, il fronte un tempo amplissimo degli ottimisti si va assottigliando, e il dubbio che serpeggia sempre più insistente nell'opinone pubblica è il seguente: "Expo grande occasione...Ma per chi?".
Ad oggi una delle poche cose certe è che Expo comporterà ingenti investimenti di risorse pubbliche sia nel sito espositivo in senso stretto sia nel territorio circostante.
Tenuto conto di ciò, Expo sarà in grado di tradursi da opportunità "puramente teorica" a opportunità "realmente concreta" per la cittadinanza solo se le ricadute di tali interventi:

Declinando questi concetti nell'ambito specifico delle persone con disabilità, sia l'evento espositivo sia gli interventi strutturali e infrastrutturali sulla città e sul territorio circostante dovranno essere progettati in modo da garantire:

Per la realizzazione di tutto ciò, un ruolo strategico di vitale importanza è rappresentato dal metodo di lavoro: è essenziale che già in fase di progettazione degli interventi, Expo Spa e le istituzioni territoriali utilizzino un "metodo partecipativo", basato sulla consultazione delle associazioni della disabilità, secondo il principio del "Nulla su di noi senza di noi".
Il recente successo, infrastrutturale, organizzativo e anche mediatico, delle Paralimpiadi a Londra potrebbe ad esempio rappresentare un punto di riferimento per valutare le priorità e l'efficacia degli interventi essenziali da pianificare in questo periodo. Ma al momento la questione irrisolta e fondamentale rimane quella della consultazione preventiva e costante del mondo della disabilità, con le sue competenze, con le sue opportunità di inclusione e di qualità per tutti. Purtroppo ad oggi, a soli 900 giorni dall'inizio dell'evento, tale metodo partecipativo non ha trovato nessuna attuazione e le priorità sopra elencate sono ancora sulla carta.
Per questo Ledha continuerà a seguire con la massima attenzione l'evolversi degli eventi e da ora in poi ne darà pubblicamente conto sul proprio sito.

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