Fish, un appello per il diritto alla salute
Fish e altre associazioni del terzo settore lanciano la mobilitazione per scongiurare la logica dei tagli lineari e garantire a tutti i cittadini un’assistenza sanitaria adeguata.
"Colpire gli sprechi, spendere meglio, ma fermare i tagli!".
Questo lo slogan dell'appello lanciato da Fish Onlus e da altre associazioni del terzo settore per tutelare il diritto alla salute dei cittadini. E per chiedere al Governo, alla Conferenza delle Regioni, all'Anci e al Parlamento di aprire subito un confronto vero con le associazioni, con i vari soggetti impegnati nel welfare socio-sanitario e con il sindacato.Perché i risparmi vanno operati riqualificando la spesa, non comprimendo il diritto alla salute dei cittadini.
Questo il senso dell'accorata petizione al Governo lanciata da molte organizzazioni dell'impegno civile che invitano i Cittadini e le associazioni ad aderire e firmare l'appello "Per il diritto alla salute".
Perché non c'è più tempo da perdere: le manovre finanziarie degli ultimi anni e la spending review appena approvata dal Governo espongono "a gravi rischi il diritto costituzionale alla salute e all'assistenza e il modello universale del nostro Servizio sanitario nazionale". E se la sanità è in crisi l'assistenza sociale rischia addirittura di scomparire, anche a causa delle crescenti difficoltà dei Comuni nel garantirla.
Da qui l'esigenza di lanciare una mobilitazione per scongiurare la logica dei tagli lineari e garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute e a un'assistenza socio-sanitaria adeguata. "Abbiamo proposte da fare per scongiurare la logica dei tagli lineari e assumere precisi impegni per contribuire alla riqualificazione del Servizio Socio Sanitario pubblico e universale, a garanzia dei diritti di cittadinanza sanciti dalla nostra Costituzione", scrivono i firmatari dell'appello.
Per questi motivi, LEDHA invita a leggere e firmare il testo completo dell'appello che vede Pietro Barbieri (presidente di Fish) come primo firmatario.
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Firma l'appello!
Per il diritto alla salute