Forum Europeo Disabilità: la crisi non tocchi i diritti
Il Forum Europeo della Disabilità approva una risoluzione, inviata alle istituzioni ed ai governi europei, per indicare la strada del rispetto dei diritti umani come unica possibilità per uscire dalla crisi che avvolge i paesi europei.
"La via dei diritti umani per uscire dalla crisi.
Ricordando che nell'Unione Europea le persone con disabilità sono 80 milioni (16% della popolazione) e che un cittadino europeo su quattro ha un familiare con disabilità;
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Deplorando il fatto che il Patto di Stabilità abbia trascurato l'impatto delle misure di austerità sui diritti delle persone con disabilità;
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Denunciando le attuali politiche economiche e sociali adottate dagli Stati Membri e dall'Unione Europea che hanno portato da un aumento del numero di persone che vivono l'esclusione sociale in Europa;
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Allarmati dal peggioramento degli standard di vita delle persone con disabilità che sperimentano una minaccia reale ai loro diritti sociali anche attraverso i tagli delle prestazioni e dei servizi a loro destinati;
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Ricordando che con la Ratifica della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità l'Unione Europea e i loro suoi 23 dei suoi Stati Membri si impegnano ad astenersi dall'intraprendere ogni atto o pratica che sia in contrasto con la Convenzione stessa e ad assicurare che le autorità pubbliche e le istituzioni agiscano in conformità con essa;
Ricordando che nei Trattati l'uguaglianza è un diritto fondamentale, ma che ora deve essere attuata concretamente inserendola in tutte le decisioni rilevanti assunte a livello europeo tra cui le misure pubbliche finanziarie e di sviluppo;
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Deplorando che le istituzioni dell'UE non abbiano intrapreso azioni e misure concrete per proteggere le persone con disabilità dalle ripercussioni della crisi e denunciando il comportamento e la pratica degli Stati Membri che non hanno escluso le persone con disabilità e le loro famiglie dalle misure di austerità;
Prendendo atto delle discussioni durante la cena informale dei Capi di Stato e di Governo il 23 maggio a Bruxelles, e in vista del prossimo Vertice Europeo di giugno, il Forum Europeo della Disabilità (EDF) richiama:
- il Consiglio Europeo,
- il Consiglio dell'Unione Europea,
- la Commissione Europea,
- il Parlamento Europeo,
- la Banca Centrale Europea,
- il Fondo Monetario Internazionale,
- la Banca Mondiale,
- e tutti i Governi d'Europa,
A mettere in atto da subito una regolamentazione molto più rigida per evitare il ripetersi di tali speculazioni.
A gettare le basi di un nuovo accordo per l'Unione europea, che promuova la crescita sostenibile per tutti, ripristini i diritti fondamentali, investendo sul valore dei suoi cittadini, a partire dalla più esposti alle conseguenze della crisi;
A riconoscere che l'uguaglianza è il prerequisito per la prosperità futura, ovvero per la crescita, come perseguita dalla UE e dai suoi Stati membri;
Ad essere i custodi del bene comune nonché dell'attuazione degli obblighi relativi ai diritti umani;
A riconoscere il contributo dei cittadini con disabilità al benessere e alla crescita della società in qualità di forza-lavoro, consumatori e titolari dei diritti;
A proteggere i valori e i diritti fondamentali delle persone, così come sono sanciti nella Carta europea dei Diritti Fondamentali e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, attraverso la creazione di nuove opportunità di dialogo, scambio e innovazione;
A ratificare, per chi non l'ha ancora fatto, e attuare la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e il suo Protocollo Opzionale, garantendo uno standard di vita adeguato alle persone con disabilità;
Ad attuare la Strategia dell'Unione Europea "Europa 2020", in particolare il terzo pilastro, "Inclusione sociale" per portare l'Europa fuori dalla crisi;
A sviluppare misure per garantire l'accesso delle persone con disabilità al mercato del lavoro generale, anche attraverso servizi di sostegno individualizzato;
A presentare una varietà di sistemi di welfare basati sull'obiettivo già sottolineato di protezione e di abilitazione alla cittadinanza delle persone con disabilità;
A favorire l'occupazione attraverso lo sviluppo di servizi sostenibili che promuovono la vita indipendente e nella comunità per tutte le persone con disabilità, anche attraverso il sostegno all'istruzione e all'educazione;
A sostenere le persone con disabilità e le loro famiglie come un mezzo per garantire la loro partecipazione alla società;
Ad impegnarsi in un dialogo aperto, costruttivo e con le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità a tutti i livelli;
A promuovere da subito lo sviluppo e la modernizzazione della accessibilità delle infrastrutture, dei trasporti, dei beni e dei servizi per aumentare l'istruzione, l'occupazione, l'accesso alla cultura, nonché la partecipazione delle persone con disabilità nella società;
Ad utilizzare l'accessibilità come un volano per l'innovazione nella progettazione di dispositivi e servizi ICT per la piena attuazione dell'Agenda Digitale per l'Europa e per l'Industria Europea e per guidare la ricerca sulla accessibilità digitale e i mercati in tutto il mondo;
Ad utilizzare le normative, le politiche e i programmi di finanziamento comunitari al fine di garantire un modello sociale di uscita dalla crisi a partire da investimenti nella crescita sociale, innovativa e sostenibile;
Ad utilizzare i Fondi Strutturali per sostenere i diritti fondamentali delle persone con disabilità in tutta l'UE. Ad approvare i pre-requisiti generali relativi alla non discriminazione, alla parità di genere e alla disabilità per l'assegnazione dei FSE come previsto nell'allegato IV della proposta della Commissione per il Regolamento sulle Disposizioni Comuni. A porre fine all'impoverimento delle persone con disabilità e delle loro famiglie a seguito dell'attuazione delle misure di austerità negli Stati Membri e a intraprendere tutte le iniziative necessarie e mettere in atto tutte le politiche e le azioni necessarie per proteggere le persone con disabilità e le loro famiglie da nuove forme di esclusione, povertà e discriminazione che la crisi porta con sé.
L'EDF e i suoi membri seguiranno da vicino gli ulteriori sviluppi e le azioni intraprese dai Governi e si mobiliteranno contro le misure di austerità, utilizzando tutti gli strumenti democratici e legali possibili per far sentire la voce degli 80 milioni di cittadini europei con disabilità."