Scuola: Anffas Lombardia scrive alle istituzioni
Carla Torselli, presidente di Anffas Lombardia scrive all’Ufficio Scolastico Regionale e agli Uffici Scolastici provinciali
La sentenza della Corte Costituzionale 80 del 24 febbraio 2010 ha segnato un punto
fermo per il rispetto del diritto all'istruzione delle persone con disabilità, stabilendo
l'illegittimità costituzionale dell'articolo 2 della L. 244/07, che ai commi 413 e 414 ha
stabilito a priori un tetto massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno e
ha abolito le deroghe al sostegno per gli alunni in situazione di gravità.
La sentenza ha ricordato che un diritto esigibile, quale quello all'integrazione
scolastica nel rispetto delle "effettive esigenze", non può essere "affievolito" da
motivazioni di bilancio o logiche di mero risparmio e che "ad un maggiore livello di
disabilità deve corrispondere un maggior grado di assistenza, al fine di consentire al
disabile di superare il suo svantaggio e di porlo in condizione di parità con gli altri".
"Abbiamo scritto questa lettera - ha commentato la Presidente Anffas Lombardia - affinché l'esito positivo della sentenza si concretizzi in azioni effettive da parte delle istituzioni scolastiche e non cada nel dimenticatoio".
Anffas ha agito nell'interesse delle famiglie di ragazzi con disabilità nel corso di quest'ultimo anno per difendere il diritto all'integrazione scolastica dei propri figli attraverso consulenze e iniziative legali nei confronti dell'amministrazione scolastica.
"L'obbiettivo - continua la Presidente di ANFFAS Lombardia - per il prossimo anno è di evitare un altro massiccio ricorso al T.A.R. (che alla luce della sentenza della Consulta si concluderebbe con esito favorevole alle famiglie e comporterebbe un notevole onere finanziario per lo Stato chiamato in giudizio) facendo in modo che il ministero, ma anche, l'USR, gli USP e i singoli Dirigenti Scolastici attuassero le buone prassi che la nostra Legge prevede, a prescindere dal fatto che siano le famiglie, solitamente quelle più informate e consapevoli, a farne richiesta".
Nella lettera sono inoltre indicate in maniera particolareggiata esempi di buone prassi che le istituzioni scolastiche dovrebbero adottare al fine di favorire l'integrazione degli alunni con disabilità e.
"Come ANFFAS - conclude Carla Torselli - aiuteremo le famiglie di alunni con disabilità, a prestare maggiore attenzione nella redazione dei propri Piani Educativi Individualizzati, e relative ore di sostegno necessarie. Metteremo inoltre a disposizione
della comunità territoriale il nostro lavoro e la nostra competenza, attivando
iniziative di sensibilizzazione e promozione della cultura dei diritti, di informazione, formazione, accompagnamento e sostegno per le famiglie di persone con disabilità, in una logica non di supplenza dell'operato pubblico ma di leale collaborazione".
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