Milano non avrà più un Difensore Civico
La proposta di delibera per l’elezione del nuovo ombudsman cittadino è stata ritirata dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri che soppresso definitivamente la figura del Difensore Civico per “contenere la spesa pubblica”.
Il Consiglio Comunale ha quindi attuato quanto stabilito dalla Legge Finanziaria n. 191 del 23 dicembre 2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2009, che prevede, al fine di contribuire alla riduzione dei costi della spesa pubblica locale, i Comuni "devono provvedere", tra l'altro, ad adottare misure per la soppressione dei Difensori civici.
"Non avendo il comune di Milano saputo trovare un convergenza sul nuovo difensore civico - ha dichiarato il Presidente LEDHA Fulvio Santagostini - e non avendo provveduto a definire una convenzione con il difensore civico provinciale ha di fatto lasciato senza tutela civica i cittadini milanesi.
Da Mesi avevamo chiesto inutilmente un confronto ed una presa di posizione e di responsabilità del Sindaco Moratti e del Consiglio comunale su questa vicenda, sperando in un moto di orgoglio in difesa dell'a propria Autonomia rispetto ad una norma che chiaramente è in palese contrasto con il tanto decantato Federalismo".
Il Difensore Civico rappresentava un interlocutore importante, una sorta di "Avvocato dei
Cittadini", che con la sua presenza evitava che molte controversie giungessero nei
tribunali, con tempi e costi maggiori: negli ultimi quattro anni aveva ricevuto oltre 15.000
richieste di intervento.
Il Difensore Civico di Milano aveva anche il compito di presentare proposte operative che
miglioravano il funzionamento della macchina burocratica, riducendo così alla radice molti
motivi di contenzioso.
"Ho ritenuto opportuno ritirare la delibera dietro parere del Segretario generale del Comune - ha spiegato il Presidente Palmeri - in quanto la nuova legge definisce con assoluta chiarezza che sono salvaguardati solo i singoli incarichi di difesa civica non ancora scaduti al 28 marzo di quest'anno: a Milano, al contrario, l'incarico era scaduto e l'ufficio del Difensore civico ha operato in regime di proroga fino a quella data. Dobbiamo dare quindi immediata attuazione alle previsioni della Finanziaria 2010 sulla cessazione della figura dell'ombudsman cittadino".
"Il parere tecnico e di legittimità espresso nei mesi scorsi dalla Segreteria generale del Comune - ha proseguito Manfredi Palmeri - è favorevole all'elezione del nuovo Difensore civico di Milano purché con scadenza alla fine del mandato consiliare, è pertanto annullato e modificato in contrario per violazione di legge, in quanto contrasta con la nuova normativa".
In particolare LEDHA e LEDHA Milano vogliono sottolineare come per le persone con disabilità in questi anni l'ufficio del Difensore Civico di Milano sia stato l'unico strumento pubblico ed istituzionale di tutela dei propri diritti.
LEDHA sta valutando di organizzare un seminario per prendere in considerazione altri sistemi di tutela civica presenti in altri paesi europei.
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