Inclusione e buone prassi: il caso della scuola elementare S. Mamete
Stefania Santinelli, referente del gruppo "Diversità" del Comitato Genitori - Commissione Salute Scuola Elementare S.Mamete, ci racconta in un’intervista questa iniziativa
I consistenti tagli alla Scuola Pubblica, decisi per l'anno scolastico in corso dal Governo e dal Comune, hanno procurato grosse difficoltà ai bambini con disabilità inseriti nelle classi.
"La scuola, con i plessi Bottego e San Mamete è da sempre un positivo esempio di buone pratiche per "l'inclusione"- spiega la dott.ssa Santinelli - Attualmente sono presenti 47 bambini in difficoltà su circa 700 alunni, e l' Istituto è tra le dieci scuole più impegnate su questo fronte".
Il pesante ridimensionamento operato anche su insegnanti di sostegno, educatori del Comune, assistenti all'autonomia ATA (importanti figure di affiancamento dei docenti nella gestione del processo di integrazione di questi bambini nelle classi) rendono problematica la situazione e l'attuazione dei progetti educativi individualizzati programmati e previsti per legge. Ciò ha importanti ricadute anche sulle classi rendendo più difficile quella positiva esperienza di confronto con la diversità utile allo sviluppo delle capacità relazionali e del carattere di tutti gli alunni.
Queste le motivazioni che hanno portato alla creazione di un Comitato Genitori - Commissione Salute che aiuta i genitori ad orientarsi nel difficile panorama della legislazione in materia scolastica in Italia.
"Come mamma di un bambino con disabilità, forte della mia esperienza e della partecipazione a diversi seminari e corsi (tra i quali le utilissime attività formative promosse e gestite da LEDHA), sono stata chiamata a coordinare il comitato genitori".
Il 19 marzo il gruppo "Diversità" della Commissione Salute si è trovato per discutere di varie tematiche tra cui: i diritti e i doveri dei genitori di bambini con disabilità; le leggi a tutela della disabilità; come attivarsi in caso di disagio; la situazione attuale della Scuola Pubblica.
"L'incontro si è rivelato molto interessante ed ha coinvolto diverse tra le famiglie della scuola - continua la dott.ssa Santinelli - ma anche personale scolastico tra cui alcuni dei dirigenti scolastici degli insegnanti di sostegno e non. L'obiettivo di questi incontri è quello di far comprendere le difficoltà che i bimbi, le famiglie e la scuola fronteggiano quotidianamente, ma anche per condividere il valore della presenza della disabilità in classe".
All'incontro sono intervenuti la dott.ssa Pessina, cooperativa Comin per educatori a domicilio, il dott. Maggi della camera del lavoro metropolitana di milano.
Tutti i bambini hanno diritto a pari opportunità, e l'Italia è stato uno tra i pochi paesi europei a garantire l'inclusione della disabilità nelle classi "normali", indispensabile per un corretto sviluppo sociale. Perché questo importante valore non diventi solo espressione di vuote parole è però necessario fornire le risorse indispensabili all'attuazione di progetti di crescita sotto tutti i punti di vista (educativo, relazionale, cognitivo, e di autonomia).
"Possiamo dirci nel complesso soddisfatti dai risultati raggiunti da questo primo incontro. - continua la dott.ssa Santinelli - Grazie anche alla presenza di persone qualificate e competenti è stato utile e di qualità. Molte famiglie hanno partecipato all'incontro nonostante alcune abbiano invece ancora difficoltà ad esporsi e a partecipare. In particolare puntiamo a coinvolgere nelle prossime edizioni le famiglie dei bambini con disabilità stranieri presenti nella nostra scuola che rappresentano una categoria particolarmente problematica. Spesso infatti non sono consapevoli dei propri diritti e necessitano di un ulteriore appoggio nel loro percorso. Speriamo con le prossime edizioni di migliorarci anche grazie al prezioso contributo delle famiglie che fanno parte del nostro comitato".