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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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26/03/2010

Elezioni regionali: i candidati rispondono alle domande di LEDHA

Alla lettera di LEDHA inviata il 15 marzo ai candidati presidenti alle elezioni regionali della Regione Lombardia hanno risposto l’On. Filippo Penati, l’On. Roberto Formigoni, l’On. Savino Pezzotta e l’On. Vittorio Agnoletto

LEDHA, Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, ha inviato una lettera indirizzata ai candidati alle elezioni regionali della Lombardia chiedendo loro di rispondere ad alcune riflessioni e domande sul futuro delle scelte politiche ed amministrative che riguarderanno le oltre 400.000 persone con disabilità in Lombardia.

Osservatorio per i diritti umani delle persone con disabilità, Expo e la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza sono al centro delle richieste delle associazioni.

Alla prima domanda: "Quali impegni intende prendere per dare seguito ai contenuti della mozione approvata dal Consiglio Regionale? E' possibile sperare nella realizzazione dell'Osservatorio regionale sull'attuazione dei principi contenuti in essa?" l'On. Roberto Formigoni risponde "Come abbiamo stabilito anche nel nuovo Statuto regionale, per noi il punto di partenza è la dignità della persona: unica e singolare, indipendentemente dalle sue condizioni di vita. Facendo leva quindi su questo importante principio, che anticipa di fatto la convenzione ONU, abbiamo costruito politiche a favore dei disabili che intendiamo rinnovare e potenziare [...]". L'On. Filippo Penati invece precisa che "[...]l'Osservatorio regionale mi pare possa essere uno strumento concreto, ma è necessario che sia affidato in primis alla responsabilità diretta di un consigliere, o di un esperto, nominato dalla Regione, che abbia la possibilità di vedere in modo unitario e integrato le politiche dei diversi assessorati, da questo punto di osservazione [...]". L'On. Savino Pezzotta afferma invece che "Non mi sembra che siano stati fatti passi da gigante verso l'attuazione dei contenuti di questa mozione e anche per questo mi sento di sposare la proposta di istituire un Osservatorio regionale sull'attuazione dei principi contenuti in essa"; mentre l'On. Vittorio Agnoletto propone di "Verificare la situazione esistente rispetto ai lavoratori con disabilità non solo dal punto di vista numerico, ma soprattutto di tipo qualitativo all'interno dell'Amministrazione Regionale, rispetto al personale dell'Ente [...]"; di monitorare l'applicazione della Convenzione; e il "coinvolgimento attivo e partecipato delle persone con disabilità e delle associazioni che le rappresentano non sarà soltanto un momento consultivo a posteriori, ma dovrà essere effettuato preventivamente, ragionando insieme fin dall'inizio di progetti ed azioni [...]".

Alla domanda "In quali settori, secondo lei, è possibile incidere, nella preparazione di Expo 2015, per inserire il punto di vista e le esigenze delle persone con disabilità?"
L'On. Penati risponde che "Expo 2015 è un'occasione irripetibile per ripensare in dimensione metropolitana i servizi di accesso e di mobilità nel territorio. Investimenti infrastrutturali importanti devono assolutamente tenere conto, nella fase di progettazione e di realizzazione, delle esigenze delle persone disabili, senza eccezione alcuna, e coinvolgendo, a livello di esperti e di utenti, il movimento delle associazioni [...]". L'On. Formigoni afferma invece che "Occorre partire da interventi prioritari per migliorare la qualità della mobilità sul territorio, quali ad esempio: l' accesso ai mezzi pubblici, la creazione di percorsi personalizzati per le persone con ridotta mobilità, una adeguata disponibilità dei parcheggi e dei taxi per le persone disabili e così via. [...] Anche su questo tema, l'impegno è che le associazioni dei disabili potranno dare suggerimenti importanti per la progettazione di Expo, in modo che esse divengano esemplari anche da questo punto di vista".
L'On. Agnoletto ribadisce che "Un'accessibilità globale dei nuovi edifici ed infrastrutture, arrivando al concetto di progettare universalmente, per tutti. Per fare questo occorre avvalersi, sin dalla progettazione, di architetti che abbiano già lavorato con quest'ottica universale e di referenti delle persone con disabilità e del movimento associativo [...]".
"Noi vogliamo un Expo meno centrato su Milano, che sappia coinvolgere tutte le province lombarde e soprattutto tutte le persone che, in Lombardia, non hanno voce. L'Expo sarà anche una opportunità di lavoro e anche su questo aspetto si può investire molto. Resta il fatto che rappresenterà una vetrina internazionale all'interno della quale sarà possibile valorizzare anche il tema della disabilità". Afferma invece l'On. Savino Pezzotta.


La terza domanda, "Secondo lei, quali interventi ritiene possano essere messi in atto per garantire che i progetti di Vita indipendente possano trovare dei finanziamenti dedicati? E' favorevole ad investimenti per sperimentare forme nuove di abitazione e residenzialità che tengano conto che al centro "dell'abitare" vi debba essere il rispetto e la centralità della persona con disabilità, e quindi impostare un realistico progetto che porti ad una de-istituzionalizzazione dei cittadini con disabilità?"

L'On. Roberto Formigoni risponde che "Il diritto all'autodeterminazione per una persona disabile, presuppone che la stessa abbia le medesime possibilità di scelta di tutti: muoversi liberamente, andare a scuola nel proprio quartiere, utilizzare i comuni mezzi di trasporto, potersi recare al lavoro, accedere ai servizi e ai centri di vita sociale di cultura e di tempo libero. Al fine di garantire un reale diritto alla vita indipendente, sono state date disposizioni ai Comuni affinché, nell'ambito delle risorse loro assegnate ed erogate annualmente, sia garantita l'applicazione relativamente ai progetti individuali per la vita indipendente, anche attraverso il ricorso ad un proprio assistente personale. Poiché non sempre queste prescrizioni vengono attuate in modo adeguato, sosterremo ulteriormente i Comuni e vigileremo sulla corretta attuazione degli interventi. L'impegno è quello di procedere sulla via intrapresa aumentando, compatibilmente con le risorse a disposizione, la quota destinata al miglioramento dell'abitazione [...]". L'On. Filippo Penati afferma invece che "La tendenza in atto a monetizzare, attraverso i voucher, gli interventi sociosanitari, rischia di togliere risorse mirate e di disperdere, a pioggia, gli interventi, senza una vera consapevolezza delle priorità e delle gravità. D'altronde bisogna stare molto attenti a mettere insieme i diritti e le aspirazioni dei singoli con i diritti di coloro che hanno meno forza e meno voce, e rischiano, non sapendo rappresentare con chiarezza i propri bisogni, di essere tagliati fuori da qualsiasi progettualità. Questo è un terreno nel quale l'elaborazione di linee guida sociosanitarie condivise con il mondo dell'associazionismo è fondamentale per trovare il giusto equilibrio [...]".
L'On. Savino Pezzotta si dichiara "pronto a sostenere la sperimentazione di nuove forme di abitazione, magari coinvolgendo anche il privato, con dei fondi dedicati nel bilancio regionale. La Lombardia potrebbe essere un'apripista a livello nazionale [...]".
L'On. Vittorio Agnoletto risponde invece che "Affinché il progetto di Vita Indipendente di una persona con disabilità possa diventare realtà occorre imporre con forza il diritto allo studio, al lavoro, a una casa al di fuori della famiglia di origine, per superare il concetto del "dopo di noi" (muoversi solo nel doloroso momento dell'emergenza, nel quale i genitori non ci sono più) ed agire nel "durante noi" (quando ancora i genitori o la famiglia può pensare al futuro del proprio caro disabile) [...]".

Alla domanda "Si sente di assumersi l'impegno di promuovere nell'ambito della Conferenza Stato Regioni, un'iniziativa forte perché si arrivi ad uno sblocco di questa situazione che vede mortificare dei cittadini con disabilità del nostro paese? Si sente di assumersi l'impegno di predisporre comunque dei LIVEAS regionali?" l'On. Penati risponde "sì, assolutamente sì. Lo penso e lo voglio fare. [...]La separazione fra servizi sociali e sanitari risponde a criteri assai datati di efficienza e di burocrazia della salute e della qualità della vita, non risponde alle esigenze vere dei cittadini tutti, non solo delle persone con disabilità". L'On. Formigoni afferma invece "Regione Lombardia, in sede di Conferenza Stato Regioni, sul tema dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, i cosiddetti Liveas, è sempre stata tenace nella richiesta dell'intervento dello Stato che in questo campo è imprescindibile: questo è un impegno che continueremo a garantire con forza sempre maggiore [...].Si tratta, in conclusione, di compiere nel settore un vero e proprio salto di qualità, immaginando un percorso che permetta di passare da un sistema di regole, procedure e programmi alla individuazione di precise garanzie per i cittadini".
L'On. Agnoletto ricorda che "la situazione dei LIVEAS sul territorio nazionale è assai caotica e diversificata e occorrerebbe una programmazione comune al fine di non avere nel nostro paese cittadini "di serie A e di serie B". [...] pertanto "occorre senz'altro predisporre dei LIVEAS regionali, promuovendo servizi per rispondere ai livelli essenziali di assistenza sociale, per es. attraverso il Segretariato sociale, la promozione di reti solidali per prevenire rischi di disagio sociale, definendo il Progetto Individuale di assistenza, pensando anche al pronto intervento sociale, per rispondere a situazioni di emergenza familiare e personale, oggi particolarmente rilevanti".
L'On. Pezzotta risponde invece che "Certamente, sono due obiettivi importanti, non solo nella Conferenza Stato Regione, ma anche in sede parlamentare dove, fino a questa campagna elettorale, sono impegnato come Deputato dell'Unione di Centro. Nel mio programma ho inserito anche l'introduzione del quoziente familiare, promesso da tutti e applicato da nessuno, perché è necessario anche rimodulare con maggiore buon senso le tariffe e le tasse regionali in base al numero dei figli e soprattutto ai reali carichi delle famiglie".


Le risposte complete di tutti i candidati presidenti sono visualizzabili sul sito www.ledha.it
Le risposte di tutti i candidati sono visualizzabili in calce all'articolo dedicato su Ledha.it

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