Elezioni regionali: LEDHA scrive ai candidati
LEDHA chiede ai candidati di rispondere ad alcune domande sul futuro delle scelte politiche che riguarderanno le oltre 400.000 persone con disabilità in Lombardia. Abbiamo intervistato a questo proposito Fulvio Santagostini, Presidente LEDHA
In vista delle ormai prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale, LEDHA ha scritto una lettera, in data 15 marzo 2010, per chiedere delucidazioni sulle scelte politiche ed amministrative da parte dei candidati lombardi.
"L'Osservatorio Regionale, previsto dalla Convenzione Onu - spiega Fulvio Santagostini, Presidente LEDHA - è uno Strumento fondamentale per comprendere a fondo se si siano evoluti o meno i servizi alle persone con disabilità della nostra regione per rispondere ai bisogni e alle esigenze di queste persone".
Il 3 Marzo 2009, infatti, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione che impegnava il Presidente della Regione e la Giunta Regionale a verificare che venissero attuati i principi sanciti nella Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità nei differenti settori dell'Amministrazione; sostenere a livello nazionale la ratifica della Convenzione; monitorare con continuità l'applicazione della Convenzione; coinvolgere attivamente le persone con disabilità e le loro organizzazioni più rappresentative in ogni processo connesso all'attuazione della Convenzione.
Pertanto la prima domanda posta ai candidati nella lettera è: Quali impegni intende prendere per dare seguito ai contenuti della mozione approvata dal Consiglio Regionale? E' possibile sperare nella realizzazione dell'Osservatorio regionale sull'attuazione dei principi contenuti in essa?
Nella lettera si chiede poi: In quali settori, secondo lei, è possibile incidere, nella preparazione di Expo 2015, per inserire il punto di vista e le esigenze delle persone con disabilità?
"L'Expo 2015 è un evento internazionale che rappresenta un'importante possibilità di rivoluzionare l'assetto urbano della città - continua il Presidente LEDHA - Altre realtà, come ad esempio Barcellona grazie ad eventi, come ad esempio le Olimpiadi, hanno reso la città più fruibile e accessibile e di questo hanno beneficiato anche le Persone con Disabilità.
La nostra speranza è che, in occasione dell'Expo, vengano interpellate nel comitato anche rappresentanti di persone con disabilità o professionisti da loro indicati, affinché si approfitti dell'occasione per migliorare l'assetto urbano Milanese e che l'accessibilità sia alla base di qualunque progetto realizzato.
In futuro si potrebbe migliorare l'accoglienza delle persone con disabilità straniere che sempre di più arrivano nella nostra città per studiare o per turismo e che sempre di più necessitano di un servizo che li accompagni nelle scelte e dia loro le informazioni di cui necessitano".
L terza domanda è: Secondo lei, quali interventi ritiene possano essere messi in atto per garantire che i progetti di Vita indipendente possano trovare dei finanziamenti dedicati? E' favorevole ad investimenti per sperimentare forme nuove di abitazione e residenzialità che tengano conto che al centro "dell'abitare" vi debba essere il rispetto e la centralità della persona con disabilità, e quindi impostare un realistico progetto che porti ad una de-istituzionalizzazione dei cittadini con disabilità?
"Uno dei problemi - specifica Fulvio Santagostini - rilevati da LEDHA attraverso il Centro Progetto di Vita (progetto sperimentale avviato da LEDHA e promosso dalla Regione Lombardia, Assessorato alla Famiglia e Solidarietà Sociale che tra le tante attività fornisce consulenze gratuite a persone con disabilità motoria sul tema della vita indipendente e sull'orientamento alla rete dei servizi) è che a livello territoriale sussiste una diversificazione enorme rispetto ai progetti personalizzati di vita indipendente. Ci auguriamo infatti che nel prossimo mandato le Regione dia indicazioni precise a livello territoriale oppure individui finanziamenti dedicati da destinare ai vari territori.
L'ultima richiesta, ma non la meno importante è: Se la sente di assumersi l'impegno di promuovere nell' ambito della Conferenza Stato Regioni, una iniziativa forte perché si arrivi ad uno sblocco di questa situazione che vede mortificare dei cittadini con disabilità del nostro Paese? Si sente di assumersi l'impegno di predisporre comunque dei LIVEAS regionali?
"La definizione di LIVEAS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali) e LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) - conclude il Presidente - rappresenta un tassello fondamentale nella programmazione del welfare di una Regione. È pertanto necessario che la Regione Lombardia si doti di questo strumento (non essendoci precise indicazioni a livello nazionale) come hanno fatto altre regioni, ad esempio la Toscana. In questo modo verrebbero assicurati i livelli di assistenza minimi in base a delle priorità definite".
"Attendiamo le risposte dei Candidati alle elezioni regionali, augurandoci che prendano in considerazione le nostre richieste e operino nella tutela e nell'interesse delle Persone con Disabilità".