Cambia il Budget di progetto, ecco come
Il Consiglio regionale ha approvato un emendamento in cui si prevede espressamente che il Budget di progetto può essere utilizzato nel pieno rispetto della libertà di scelta della persona con disabilità. Ed essere autogestito
Martedì 9 luglio, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato l’emendamento presentato dalla consigliera Lisa Noja, apportando una significativa e positiva modifica alla Legge Regionale 25/2022 “Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente di tutte le persone con disabilità”, in merito al Budget di progetto.
La modifica adottata dal Consiglio regionale aggiunge all’articolo sette della legge un terzo comma in cui si prevede espressamente che il Budget di progetto (ossia le risorse necessarie per dare attuazione al Progetto di vita indipendente) debba essere utilizzato nel pieno rispetto della libertà di scelta della persona con disabilità. Si afferma inoltre che il Budget di progetto può essere autogestito dalla persona con disabilità, con obbligo di rendicontazione.
“Si tratta di una novità importante volta a riaffermare la centralità del progetto di vita indipendente come strumento di libertà e di autonomia della persona con disabilità, al servizio del quale devono convergere tutte le risorse attivabili”, ha commentato Lisa Noja, consigliera regionale e promotrice dell’emendamento.
Positivo anche il commento di Alessandro Manfredi, presidente di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, che ha dato impulso all’approvazione della legge regionale sulla vita indipendente. “L’intervento del Consiglio regionale è stato positivo, in particolare abbiamo condiviso la scelta di riprendere quando indicato nel Decreto legislativo 62/2024 in tema di Budget di progetto”.
Questo nuovo passaggio rende ancora più chiaro e quindi efficace un concetto fondamentale: all’interno del Progetto di vita, sono le risorse e le misure a doversi adattare alle aspettative e agli obiettivi della persona con disabilità e non viceversa (come invece avviene ancora oggi).
La centralità della persona con disabilità nel processo decisionale viene ribadita nel passaggio successivo in cui si prevede, in modo esplicito la possibilità che la persona possa autogestire completamente non solo il suo Progetto di vita ma anche il suo budget, con obbligo di rendicontazione.
“Con la Legge 25/22 si conclude un percorso che aveva come intento quello di far emergere e dare centralità e valore ai desideri, ai bisogni e alle aspirazioni più autentiche della persona con disabilità attraverso lo sviluppo del proprio ‘progetto di vita’ -commenta Elena Lucchini, assessore Famiglia, solidarietà sociale, disabilità, pari opportunità di Regione Lombardia-. Un progetto dinamico che tocca tutti gli ambiti fondamentali della vita: dall’abitare, al percorso professionale sino al pieno coinvolgimento nella vita sociale. Un approccio in grado di determinare un reale cambiamento della prospettiva esistenziale della persona, anche individuando eventuali barriere ma soprattutto i facilitatori che influiscono positivamente sui contesti di vita nel pieno rispetto della persona e dei principi sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite. Con questo emendamento, anche in linea con quanto stabilito dal decreto legislativo 62/2024, Regione Lombardia ancora una volta conferma il diritto alla libertà di scelta e all’autodeterminazione della persona con disabilità anche attraverso la possibilità di autogestire il proprio budget di progetto nel rispetto delle modalità che verranno individuate dai Ministeri competenti”.