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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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04/04/2023

Il saluto a Catia Pietra, pioniera del movimento per la vita indipendente

È stata tra i fondatori del Coordinamento pavese per i diritti dell'handicap e instancabile attivista per i diritti delle persone con disabilità. Si è spenta a Pavia nei giorni scorsi, aveva 58 anni

Catia Pietra è stata una delle pioniere del movimento per la vita indipendente, tra i fondatori del Coordinamento pavese per i diritti dell’handicap, donna impegnata nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, oltre che portiere della squadra di hockey in carrozzina dei “Godfellas”. Catia si è spenta nei giorni scori a Pavia, a 58 anni.

“Una convinzione comune ci ha portato a dare vita al Coordinamento: la necessità di superare in qualche modo le associazioni ‘di categoria’ per sviluppare un discorso legato ai diritti, ai servizi e ai rapporti con le istituzioni locali. Perché i temi e i problemi che interessano le persone con disabilità sono trasversali rispetto alle esigenze di ogni singola associazione”, ricorda Chiara Viola.

La vita indipendente è stato uno degli obiettivi per cui Catia Pietra si è battuta con più forza, nella convinzione che anche alle persone con disabilità dovesse essere garantito il diritto di vivere con chi vuole e come vuole. “E lo ha fatto con un grande anticipo non solo rispetto alle istituzioni, ma anche rispetto al mondo dell’associazionismo -continua Chiara Viola-. Penso sia questa la sua più grande eredità, che è stata colta soprattutto dai più giovani. Inoltre, era una persona estremamente attenta alle novità: sia nell’ambito tecnologico, sia in ambito medico e sanitario”. L’attività all’interno delle associazioni si è affiancato a quella lavorativa, svolta come impiegata all’interno della sede decentrata dell’Ufficio di quartiere, a poca distanza dalla propria abitazione.

Come ricorda il quotidiano La Provincia pavese, Catia Pietra si è spesa molto anche per coinvolgere i più giovani: è stata una delle inventrici ed operatrici del progetto "Diversamente Uguali" -promosso dal Coordinamento pavese per i diritti dell’handicap- che per più di dodici anni ha coinvolto moltissime classi delle scuole soprattutto elementari e medie in giochi e riflessioni su diversità disabilità e altro. Questo progetto proponeva una serie di giochi e attività che mettessero i bambini in condizioni simili a quelle che vivono quotidianamente le persone con disabilità -spiega Chiara Viola-. Ad esempio chiedere a un bambino di parlare con una caramella in bocca, cercando di farsi capire, e poi riflettere sulle reazioni dei compagni di classe: risate, sforzo per comprendere, pazienza, impazienza? Un’esperienza che permette di attivare riflessioni su diversità e uguaglianza, sui limiti che ciascuno di noi può vivere”.

“Catia ha sempre cercato il dialogo con le istituzioni per far comprendere a chi ha la responsabilità di decidere che si devono sempre tenere presente i diritti delle persone con disabilità. E il suo approccio dialogante è un altro grande insegnamento che ci lascia", ha aggiunto Fabio Pirastu, presidente Uildm Pavia nel ricordo pubblicato sul quotidiano locale.

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