Lorusso: progetti e formazione per contrastare le discriminazioni
"Lo sport e la scuola possono diventare formidabili strumenti di vera inclusione, esistono molti esempi virtuosi ma vanno supportati, agevolati e messi a sistema"
Sono Stefania Lorusso, mamma di due meravigliose ragazze, avvocato e mi candido alle prossime elezioni regionali. Sono sempre stata una persona politicamente indipendente ed è la prima volta che scelgo di appoggiare una forza politica.
Dopo essere stata sindaco di Bollate e, ancora prima, difensore civico, il mio ruolo amministrativo in questi anni è proseguito nel campo della valutazione, controllo, garanzia, trasparenza e anticorruzione di enti pubblici. Professionalmente sono un avvocato che si occupa principalmente di diritto penale anche grazie alla mia passata esperienza di vice procuratore onorario ed esperta di diritto antidiscriminatorio.
La mia esperienza personale mi ha portato a conoscere il tema della disabilità sul quale c’è ancora moltissimo da lavorare soprattutto sotto il più generale aspetto dell’inclusione. L’inclusione non può essere solo una parola scritta sulla carta dietro a cui nascondere l’indifferenza.
Non è sufficiente dire “siamo inclusivi” per esserlo veramente. Lo sanno bene le migliaia di famiglie che con grande fatica, coraggio e resilienza, giornalmente si scontrano con una realtà che non conosce a fondo questo tema semplicemente perché non lo vive in prima persona. Le difficoltà, le diverse abilità di ciascuno di noi sono risorse straordinarie, ma per metterle a frutto il cambiamento deve essere soprattutto culturale perché l’accettazione delle diversità e la parità dei diritti può iniziare solo con la conoscenza, l’ascolto e il rispetto.
Occorrono iniziative, progetti e formazione per contrastare ogni possibile discriminazione. Lo sport e la scuola possono diventare formidabili strumenti di vera inclusione, molti esempi virtuosi esistono, ma vanno supportati, agevolati e messi a sistema così come sul tema del lavoro si deve pensare a forme innovative, start-up, a reti di imprese sociali con diverse attività che vivano l’inclusione come un’opportunità per tutti.
Ancora molte norme, pur aderendo formalmente ai principi ispiratori della nostra Costituzione e della Convenzione Onu del 2006, producono nell’applicazione concreta, effetti discriminatori che ostacolano, anziché agevolare, uguaglianza di opportunità, diritti, dignità, piena ed effettiva partecipazione e vera inclusione. La nostra Regione è piena di molte iniziative e di magnifici visionari che rendono possibile dare un senso vero, rispettoso e concreto alla parola inclusione ma occorre non arrendersi mai perché una società veramente inclusiva è una società più efficiente che migliora la vita di tutti.
In virtù della mia esperienza, amministrativa, professionale e, soprattutto personale mi viene data oggi l’opportunità di dare il mio contributo e credo di poter mettere a servizio della comunità lombarda le mie competenze e la mia sensibilità e nello stesso tempo essere una voce attenta, presente, responsabile e concreta per le esigenze del nostro territorio.