Elezioni regionali 2023: istruzioni per il voto
Domenica 12 e luned́ 13 febbraio i cittadini e le cittadine sono chiamati alle urne per il rinnovo della carica di Presidente della Regione e del Consiglio regionale in Lombardia. Le istruzioni per il voto per le persone con disabilità
Domenica 12 (dalle ore 7 alle 23) e lunedì 13 febbraio (dalle 7 alle ore 15) si vota per il rinnovo della carica di Presidente della Regione e del Consiglio regionale in Regione Lombardia. Sono chiamati a esercitare i ldiritto di voto tutti i cittadini e le cittadine che hanno compiuto i 18 anni. È necessario presentarsi al proprio seggio di appartenenza con un documento d’identità munito di fotografia e con la tessera elettorale. Le persone con una disabilità che ostacola il diritto a recarsi a votare possono comunque esprimere le loro preferenze di voto. In base alle differenti condizioni di ciascuno, la normativa prevede possibilità diverse.
Voto assistito
I ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità (ovvero coloro che sono fisicamente impediti nell’espressione autonoma del voto) possono essere accompagnati all’interno della cabina elettorale da un altro elettore.
Possono quindi essere ammessi all’espressione del voto con l’assistenza di un accompagnatore gli elettori:
- che presentando apposita certificazione sanitaria abbiano ottenuto, da parte del Comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, l’inserimento sulla propria tessera elettorale dell’annotazione dell’apposito codice (AVD) che sta per “diritto voto assistito”. Questo timbro, corredato dalla sottoscrizione di un delegato del sindaco, è collocato nella parte interna della tessera, e precisamente sulla facciata a fianco di quelle contenenti gli spazi per la certificazione del voto oppure, se ciò non è stato possibile per la presenza di annotazioni, nello spazio posto sotto la scritta “circoscrizioni e collegi elettorali”. Il presidente del seggio deve prendere nota nel verbale del numero della tessera e del numero di iscrizione nelle liste sezionali dell’elettore portatore di handicap.
- il cui impedimento fisico nell’espressione autonoma del voto sia evidente. Quando manchi il suddetto simbolo o codice sulla tessera elettorale, o quando l’impedimento fisico non sia evidente, il diritto al voto assistito può essere dimostrato con un certificato medico - redatto da un funzionario medico designato dai competenti organi delle unità sanitarie locali - nel quale sia espressamente attestato che l’infermità fisica impedisce all’elettore di esprimere il voto senza l’aiuto di un altro elettore.
Nessun elettore può esercitare la funzione di accompagnatore per più di una persona con disabilità.
Elettori non deambulanti
Nel caso in cui il seggio assegnato a un elettore con difficoltà di deambulazione non fosse accessibile, egli può esprimere il suo diritto al voto presso un’altra sezione del Comune. Per farlo, deve esibire al presidente del seggio prescelto, insieme alla tessera elettorale personale, un’attestazione medica di “impossibilità o capacità gravemente ridotta di deambulazione”, rilasciata gratuitamente dai medici della ASL, anche in precedenza per altri scopi, o presentando semplicemente la copia autentica della patente di guida speciale.
Inoltre, in occasione delle consultazioni elettorali, molti Comuni organizzano servizi di trasporto pubblico gratuito in modo da facilitare agli elettori con disabilità il raggiungimento del seggio elettorale. Per informazioni, ciascun elettore contatti il proprio Comune di residenza.
Rilascio dei certificati
Per rendere più agevole l'esercizio del diritto di voto, le unità sanitarie locali, nei tre giorni precedenti la consultazione elettorale, garantiscono in ogni Comune la disponibilità di un adeguato numero di medici autorizzati per il rilascio dei certificati di accompagnamento e dell'attestazione medica di cui all'articolo 1 della legge 15 gennaio 1991, n. 15 (art. 29 legge 104/92)
Voto in ospedale o casa di cura
La normativa inoltre prevede per le persone ricoverate in ospedale, o casa di cura, la possibilità di votare all’interno del luogo di ricovero. A tal fine deve presentare al sindaco del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto un’apposita dichiarazione recante la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del direttore sanitario dello stesso luogo di cura comprovante il ricovero. Tale dichiarazione, da inoltrare per il tramite del direttore amministrativo o del segretario dell’istituto di cura, deve pervenire al suddetto Comune non oltre il terzo giorno antecedente la votazione.
Voto per le persone con disabilità intellettiva e con disturbi del neurosviluppo
Sebbene il diritto di voto sia garantito alle persone con disabilità intellettiva e con disturbi del neurosviluppo, “in Italia manca una chiara normativa che garantisca loro i giusti sostegni nella presa di decisioni e assistenza in cabina elettorale per esercitare il diritto/dovere di voto in condizioni di parità con tutti gli altri cittadini ed elettori”, ha spiegato Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas.