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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

25/01/2023

Mara Ghiorzi e Maurizio Attanasi: potenziare i servizi per la disabilità

"Cospicui investimenti nella sanità pubblica e nei servizi sociali sono il passo necessario per potenziare servizi che da anni risentono della carenza dei tagli a partire dalle Uonpia"

Gentile LEDHA,
rispondiamo molto volentieri alla vostra lettera del 10 gennaio pubblicata sul sito della vostra associazione.

Per noi l’impegno per l’indipendenza e l’inclusione delle persone con disabilità non è uno slogan da campagna elettorale, da dimenticare il giorno successivo al voto; questo impegno per noi nasce dall’attività che i nostri candidati e le nostre candidate praticano quotidianamente nella loro vita e nei propri territori, aldilà delle scadenze elettorali.

Non abbiamo previsto un punto specifico del programma dedicato a questi temi perché la nostra attenzione a questi argomenti pervade tutto il nostro programma. La prima scelta politica che compiremo sarà quella di maggiori investimenti nei settori che si occupano di queste tematiche dopo anni in cui (servizi sociali, sanità e trasporti) hanno subito tagli pesanti e verticali tagli.

Maggiori investimenti in risorse e personale sono i primi passi, uniti a un lavoro culturale perché quanto elaborato in questi anni (partendo dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità) non restino vuote parole ma si traducano, finalmente, in pratiche quotidiane: crediamo che un passaggio fondamentale sia quello che temi come l’inclusione diventino parte del sentire comune.

A mero titolo di esempio quando parliamo di investimenti pensiamo al trasporto pubblico dove ai treni ad alta velocità vogliamo sostituire treni ad alta accessibilità con stazioni accoglienti e accessibili e vetture moderne, in cui le persone con disabilità e i loro familiari o amici possano accedere comodamente e non vedersi precludere l’accesso nei “carri-bestiame” che circolano nella nostra regione.

Altro tema cui siamo molto attenti (pur non richiamato esplicitamente nel nostro programma) è il tema del Piano per l'eliminazione barriere architettoniche (Peba) perché, anche questo tema, è azione di attività politica dei nostri candidati, che hanno portato avanti la battaglia perché venisse adottato nel proprio comune (come ad esempio è accaduto a Cologno Monzese). Crediamo che l’istituzione del Registro e delle linee guida sul Peba, da parte della regione, siano un primo passo rimasto, però, purtroppo sulla carta (si veda il numero esiguo di Comuni che vi hanno aderito spesso senza indicare gli investimenti stanziati). Ci impegniamo perché la Regione in futuro operi attività di pressione sugli enti locali, prevedendo anche incentivi affinché venga realizzato questo importante e spesso essenziale strumento previsto come obbligatorio per legge.

In merito alla legge 25 del 2022 esplicitiamo nel nostro programma una sua necessaria modifica iniziando da una maggiore dotazione di fondi per gli istituti previsti da questa legge.

Cospicui investimenti nella sanità pubblica e nei servizi sociali sono, nelle nostre intenzioni, il passo necessario per eliminare le odiose e ingiuste liste d’attesa e potenziare servizi che da anni risentono della carenza dei tagli (Uonpia, in primis,). I servizi da voi indicati (Dama, odontoiatria speciale) vanno potenziati in termini di risorse economiche ed umane. Particolare attenzione dedicheremo anche al supporto psicologico delle persone con disabilità ma anche ai loro nuclei familiari. Cosi come il reale potenziamento della medicina territoriale rappresenta un punto qualificante del nostro programma.

Il diritto alla casa, punto centrale del nostro programma, coinvolge certamente le persone con disabilità e prevediamo non solo un aumento del patrimonio pubblico ma interventi decisi perché gli alloggi di edilizia popolare siano accessibili e vivibili (non è immaginabile nel ventunesimo secolo che persone restino recluse in casa mortificate nel loro diritto alla mobilità). Cosi dedicare risorse al diritto all’abitare per noi significa autonomia per le persone con disabilità e de-istitituzionalizzare la disabilità.

Crediamo che si debba intervenire sul delicato tema dei caregiver. Il comparire di questa figurata è legata ad uno Stato che si è progressivamente assentato, lasciando in capo alle famiglie la pesante gestione delle persone con disabilità. Nella società che noi vogliamo, rivendichiamo dignità non solo per le persone con disabilità ma anche per i loro familiari. In attesa di risolvere strutturalmente questo aspetto, crediamo che debba essere messa mano ad una vera legge sui caregiver; ma una regolamentazione che afferisce tanti e tali aspetti importanti della vita deve essere scritta dal legislatore nazionale (si pensi ai temi retribuitivi, pensionistici e di assistenza sanitaria) e non da quello regionale.

Ci adopereremo direttamente presso le istituzioni nazionali e tramite la Conferenza Stato-Regioni a far si che questa legge venga scritta, coinvolgendo il più possibile quante più associazioni che in tutte le latitudini e con mille difficoltà e con numeri diversi seguono questa materia.

La Regione che noi abbiamo in mente adotterà tutte le misure perché sull’istruzione, per quanto di propria competenza, siano previste risorse per rendere anche quest’ambito inclusivo e che garantisca l’indipendenza delle persone con disabilità. La Regione si attiverà presso il ministero competente perché venga risolta l’annosa questione degli organici degli insegnanti curriculari e di quelli di sostegno e perché vengano nominati a inizio anno e ad anno scolastico già avviato; cosi come faremo attività di pressione che la medesima attenzione sia posta dai comuni con la nomina per tempo degli educatori che seguono alunni con disabilità. Chiederemo che le istituzioni nazionali garantiscano a tutti gli alunni la continuità didattica, importante per tutti/e gli/le scolari/e fondamentale per persone con fragilità !

Il potenziamento del collocamento pubblico avrà tra i suoi obbiettivi quello di garantire un passaggio dal mondo scolastico a quello lavorativo delle persone con disabilità.

Condividiamo con voi la necessità che siano messi in atto tutti gli strumenti perché sia la persona con disabilità al centro del proprio progetto di vita, progetto che si potrà compiutamente realizzare, però, solo con investimenti pubblici, anche della regione, affinché le differenze di reddito non minino questa nuova e rivoluzionaria visione nell’approccio alla disabilità. In quest’ottica verranno potenziati i servizi per le persone con disabilità che, terminata l’esperienza scolastica, non possono essere collocati nel mondo lavorativo.
Occorrono luoghi socializzanti in cui ci si senta persone e non pacchi parcheggiati perché trascorra la giornata.
 
E per una vera Lombardia senza barriere non possiamo non pensare a una Lombardia che garantisca una vita piena alle persone con disabilità e ai loro affetti: cinema, negozi, librerie, stadi e palazzetti devono diventare luoghi di quotidiano svago. Non accettiamo che siano “imprese eroiche” la partecipazione ad un concerto, ad un evento o ad una partita di calcio.

Inclusione e indipendenza sono battaglie che portiamo già avanti ora nel quotidiano, che porteremo avanti domani sia se saremo presenti in Consiglio regionale o se ne saremo fuori nelle piazze e nelle città. Per noi la disabilità è uno dei “margini” da mettere al centro della nostra vita e della nostra azione politica.

Mara Ghidorzi candidata alla presidenza delle Regione Lombardia per Unione Popolare
Maurizio Attanasi candidato consigliere per Unione Popolare

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