Appello al Governo su Reddito di cittadinanza e disabilità
FISH chiede un intervento normativo urgente per rimuovere gli effetti dell’incremento cosiddetto “al milione” delle pensioni di invalidità sul reddito di cittadinanza
La Federazione italiana superamento handicap (Fish) ha lanciato una petizione per chiedere al Governo un intervento normativo urgente al fine di sanare una situazione che mette in seria difficoltà economica molte famiglie di persone con disabilità. La vicenda è legata all’importante sentenza 152/2020 della Corte Costituzionale che ha stabilito un adeguamento degli importi delle pensioni di invalidità civile che Inps, da novembre 2020, ha aumentato fino a 651,51 euro (l’equivalente del vecchio “milione” di lire) per 13 mensilità. Un adeguamento di cui hanno beneficiato gli invalidi civili totali, i ciechi civili assoluti e i sordi.
Questo aumento, tuttavia, ha avuto anche un effetto “negativo” per molte famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza che, a seguito dell’adeguamento “al milione” hanno visto la decurtazione quando non l’azzeramento del Reddito di cittadinanza. “Ci permettiamo di segnalare, ancora una volta, che ai fini dell’erogazione del reddito di cittadinanza la pensione di invalidità civile non deve in alcun modo rilevare perché non deve essere ricompresa all’interno del calcolo Isee -si legge nel testo della petizione lanciata da Fish- in linea con quanto disposto dal Dl 89/2016 in forza del quale devono essere esclusi tutti i trattamenti di natura assistenziale, previdenziale e indennitari erogati da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità”.
Il problema, evidenzia la Federazione, si pone rispetto al cosiddetto “incremento al milione” che ha esteso agli invalidi civili di età superiore ai 18 anni (e con reddito inferiore a 8.469 euro) il diritto alla maggiorazione della pensione di invalidità civile: “Tale incremento, non avendo allo stato natura prettamente assistenziale non solo concorre al calcolo dell’Isee, ma soprattutto riverbera i suoi effetti sull’erogazione del reddito di cittadinanza, nella misura in cui esso rileva ai fini delle determinazione del reddito familiare”. Risulta pertanto essenziale -chiede Fish- modificare i parametri per la concessione del reddito di cittadinanza alla luce dell’aumento delle pensioni di invalidità "rivedendo i limiti reddituali afferenti il reddito familiare tenendo conto non già del vecchio importo relativo all'invalidità civile (pari a 289 euro), ma a quello derivante dall'aumento a 651,51 euro".
Tali assunti giuridici erano stati già oggetto di una proposta di emendamento che la Fish aveva proposto tramite il "Decreto sostegni ter". Benché tale emendamento sia stato respinto, la Federazione ora si appella, chiedendo il sostegno di tutte le cittadine ed i cittadini con disabilità e le loro famiglie affinché i benefici incrementali della pensione di invalidità non vengano considerati ai fini del rispetto dei requisiti reddituali e patrimoniali necessari alla percezione del Reddito di cittadinanza.
È possibile sostenere la richiesta di Fish firmando e diffondendo la petizione.