Persone straniere con disabilitā, al via il progetto "Ci siamo"
Ismu, LEDHA, Caritas Ambrosiana e Articolo 49 sono partner di questo progetto finalizzato a incoraggiare l'accesso ai servizi e migliorare le opportunitā per questa fascia di popolazione spesso caratterizzata da una duplice vulerabilitā
Giovedì 9 novembre ha ufficialmente preso avvio il progetto “Ci siamo - Competenze e integrazione tra servizi per incoraggiarne l’accesso e migliorare le opportunità delle persone con disabilità e con background migratorio”, di cui fondazione Ismu è capofila. LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità è tra i partner di progetto, insieme a fondazione Articolo 49 e Caritas ambrosiana. Il progetto è finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Regione Lombardia.
Il primo incontro ha visto una folta partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, stakeholder appartenenti al mondo della migrazione, attivi nell’ambito della disabilità e impegnati nel campo della lotta alle discriminazioni intersezionali.
Le persone con disabilità con background migratorio costituiscono un universo quantitativamente significativo ed estremamente eterogeneo al proprio interno, ma complessivamente poco conosciuto e spesso caratterizzato da una condizione di duplice vulnerabilità ed esposti al rischio di subire discriminazioni multiple. Il progetto “Ci siamo” ha tra i propri obiettivi quello di superare l’invisibilità istituzionale di questa fascia di popolazione, far emergere le criticità del sistema territoriale nell’intercettare le persone più vulnerabili, rispondere ai loro bisogni e attivarne il potenziale. Vuole favorire il loro accesso ai servizi territoriali (pubblici e del terzo settore) e migliorarne l’efficacia attraverso l’implementazione di attività che mirano a condividere e valorizzare conoscenze e competenze dei diversi attori coinvolti. Punta inoltre ad accrescere il livello di informazione e consapevolezza in merito ai servizi e alle opportunità presenti sul territorio, oltre a contrastare i rischi di discriminazione intersezionale anche attraverso la reciproca “contaminazione” tra attori e stakeholder locali portatori di conoscenze, competenze ed esperienze specifiche.
Il progetto “Ci siamo” promuove quindi una serie di attività
- Gruppi di discussione dedicati all’identificazione dei bisogni e del potenziale delle persone con disabilità e background migratorio, attraverso la valorizzazione della loro esperienza e il coinvolgimento degli stakeholder territoriali
- Percorso formativo rivolto agli operatori dei mondi della migrazione, della disabilità e dei servizi territoriali per favorire lo scambio di competenze e il rafforzamento della capacità di risposta ai bisogni delle persone con disabilità e background migratorio
- Attivazione di un Comitato locale di indirizzo (Cli) e istituzione di un Tavolo di coordinamento permanente (Tcp) al fine di assicurare che l’impatto del progetto prosegua oltre la sua conclusione formale
- Living Labs rivolti a operatori e stakeholder del mondo dell’immigrazione e della disabilità per lo sviluppo di protocolli multi-stakeholder e linee guida per favorire l’accesso ai servizi territoriali e la valorizzazione del potenziale delle persone con disabilità e background migratorio
- Costruzione e sperimentazione di linee guida per il riconoscimento delle soft skills delle persone con disabilità e background migratorio
- Campagna di sensibilizzazione e diffusione presso i Forum del Terzo Settore Territoriali e gli enti che compongono la rete di sostegno del progetto.